Terni Biomassa: otto indagati per l’inceneritore. La Procura chiude l’indagine

TERNI – Sono 8 le persone indagate nell’inchiesta relativa all’inceneritore Terni Biomassa. Un’inchiesta durata un anno e portata avanti direttamente dalla procura della Repubblica, con l’aiuto dei Carabinieri del Noe.

Sono circa 30 le violazioni in materia ambientale contestate a due dirigenti della Tozzi Holding di Ravenna (attuale proprietaria dell’inceneritore), ad altrettanti dirigenti di due imprese intermediarie che si occupavano di procurare ‘pulper di cartiera’ e ad un’azienda laziale che si occupa dello smaltimento di rifiuti speciali.

Nel mirino dei carabinieri sarebbero finite diverse irregolarità sulla strumentazione di monitoraggio delle emissioni, sugli scarichi delle acque con rame in eccesso. Contestati i rifiuti in entrata che in alcune circostanze avrebbero superato i limiti giornalieri consentiti; l’omissione dei controlli per un periodo di tempo superiore a quello indicato dalla legge; e valori quattro volte oltre la soglia di diossina e furani.

 

“Terni Biomassa”, l’inceneritore sotto il mirino dei Carabinieri del Noe Aperto un fascicolo in Procura per alcune violazioni. Provincia a lavoro per delle prescrizioni amministrative

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