Terni, centro ricerca cellule staminali: cda ottimista. La ricerca continua
TERNI – Il prof. Vescovi è ottimista. La ricerca e la sperimentazione del centro di ricerca delle cellule staminali prosegue. Questo quanto trapela dalla riunione di sabato pomeriggio del cda. Il piano operativo illustrato sembra aver messo d’accordo tutti. La sperimentazione non si è mai fermata, ottenendo bei risultati, e non si fermerà proprio adesso. Ancora aperto il contenzioso fra Ater ed Ospedale.
Da oltre 13 anni quel centro di ricerca delle cellule staminali non vede la luce. Il porgetto redatto nel 2003 con l’impegno e la partecipazione pubblico-privata di Ospedale Santa Maria di Terni, Università di Perugia, Comune di Terni e Regione Umbria da una parte e Fondazione Agarini dall’altra e presidente della Ternana calcio. La sede per il nuovo centroè l’ex caserma della Milizia in via Campomicciolo.
Il centro però non ha mai aperto tanto che la sperimentazione si è dovuta spostare nell’Ospedale Santa Maria, in una nuova struttura all’avanguardia costata circa 3 milioni di euro e dove oggi ha raggiunto la fase 2.
«Lei si immagina a che punto potrebbe essere quella stessa sperimentazione se ci avessero consegnato dopo sei mesi, come promesso, tutto l’impianto? – commenta amaro il professor Vescovi in un’intervista del Corriere della Sera -. Oggi saremmo in una fase molto più avanzata, perlomeno in fase 3».
Il problema non pare essere stato solo la carenza di fondi: «Fin dal primo momento ho assistito a beghe cittadine, ideologiche e ostilità da parte dell’Università di Perugia. In un Paese burocratico come il nostro basta questo per rallentare l’iter. Invece dove c’è stata la volontà di fare ricerca, a San Giovanni Rotondo, in un anno e mezzo abbiamo aperto un altro istituto pienamente funzionante utilizzando i fondi europei».
Adesso sorgono altri problemi: il Cnr ha annullato ben 11 milioni di euro di finanziamenti per il centro di ricerca e Vescovi potrebbe fare un passo indietro, rassegnando forse le sue dimissioni domani, in occasione della riunione del cda.
Il contenzioso tra Ater e Ospedale sul fronte giudiziario va avanti. Ancora non si trova un accordo sulle spese di affitto e gestione dello stabile dell’ex Milizia di Campomicciolo. Lo stabile era stato ristrutturato “ad hoc” anni fa, con un investimento di 7 milioni di euro.