Terni, Centro Studi Malfatti: “Dieci anni spesi in difesa dell’archeologia industriale”

TERNI – Un’attività di sensibilizzazione e di salvaguardia del patrimonio di archeologia industriale e non solo. Un impegno portato avanti con determinazione utilizzando gli strumenti che la legge mette a disposizione (soprattutto istanze di avvio del procedimento per l’accertamento di interesse culturale). E’ un bilancio sicuramente positivo quello dei primi dieci anni del Centro Studi Malfatti che per celebrare questa ricorrenza ha tenuto al Cenacolo San Marco un incontro. “In dieci anni di intensa attività – ha detto il vice presidente del centro, Sergio Dotto – il nostro centro studi ha speso poco più di 6 mila euro, a fronte dei bilanci di analoghe istituzioni, quasi sempre finanziate con denaro pubblico, che sono costate milioni di euro. Denari che probabilmente potevano essere utilmente impiegati per mettere in sicurezza luoghi e manufatti di notevole interesse culturale, prima lasciati in abbandono quindi consegnati agli appetiti speculativi dei palazzinari di turno”.
“Abbiamo ottenuto risultati significativi – ha continuato Dotto a margine del convegno – soprattutto per quanto riguarda l’opera di sensibilizzazione delle città che in alcuni casi disconosceva le “perle” del passato”. Sergio Dotto ha parlato anche dell’importanza di salvaguardare il patrimonio dell’archeologia industriale per creare un turismo di nicchia ma che può creare occupazione e sviluppo per il territorio”.

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