Terni, il fratello di Amine davanti alle telecamere: “Mi hanno menato in tre”, ma restano diversi nodi ancora da chiarire

TERNI – “Mi hanno menato in tre, camminavo, pam pam pam e io sono cascato, direttamente con la faccia sull’asfalto; io chiedo tanto scusa ai genitori del povero ragazzo, io vorrei anche andare a trovarli ma la situazione a Terni e un po’ da tutte le parti è un po’ brutta per la famiglia mia, sembra che lo abbiamo ammazzato noi, ma non siamo così”. È Samir El Abboubi, fratellastro di Amine Aassoul, in carcere per aver ucciso David Raggi, a raccontare ieri sera alle telecamere di Virus, trasmissione di Rai2, l’aggressione di cui è stato vittima. Il ragazzo poco più che ventenne è apparso con il volto tumefatto e visibilmente claudicante. E’ direttamente lui a confermare così la notizia circolata ieri pomeriggio e riferita dall’Imam.

Il servizio realizzato da Beniamino Daniele inizia con Samir che parla del fratello: “E’ una brava persona. Penso che l’alcol gli ha dato sulla capoccia, io non so come giustificarlo, è una cosa ingiustificabile”. Viene sentito anche Diego Raggi, fratello di David. “David era una persona speciale – dice Diego – un angelo. Chiedo giustizia”.

Amaro il commento di Diego, ieri pomeriggio in merito alla notizia dell’aggressione al fratello di Amine. “Così ce l’hanno ammazzato di nuovo – ha detto – Vogliamo giustizia, non giustizieri. Il nostro messaggio in questi giorni è stato chiaro, non vogliamo violenza. Non vogliamo che qualcuno si faccia giustizia da solo. Per noi la comunità marocchina è sempre la benvenuta qui a casa, lo abbiamo sempre detto e continuiamo a dirlo. Oggi (ieri ndr.) sono passati anche da noi a regalarci lo striscione che aveva esposto durante il funerale con tutte le loro firme. E’ stato davvero un bel gesto”.

Sulla presunta aggressione al fratello di Amine Aassoul resta comunque molti elementi da chiarire. Il fatto non è stato denunciato alle forze dell’ordine e il giovane non si è fatto medicare al pronto soccorso. Sono comunque in corso accertamenti da parte degli inquirenti per fare piena luce su un’aggressione dai contorni ancora da chiarire. Non sono emersi al momento elementi che possano dimostrare un collegamento diretto tra l’aggressione e il delitto compiuto da Amine.

Un pensiero riguardo “Terni, il fratello di Amine davanti alle telecamere: “Mi hanno menato in tre”, ma restano diversi nodi ancora da chiarire

  • Mar 20, 2015 in 19:51
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    Va a sapere perchè l’ha prese.

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