Terni, l’impegno della Regione: “Mantenere a Piediluco la nazionale di canottaggio”

TERNI – Massimo impegno per mantenere l’attività del canottaggio al Lago di Piediluco, con l’allungamento da uno a tre anni della validità della valutazione di incidenza ambientale rispetto all’attività di canottaggio al lago di Piediluco, facendo anche maggiore chiarezza su responsabilità e competenze tra Comune di Terni e Regione. La preparazione della nazionale olimpica deve potersi svolgere nella maniera più serena
possibile. Non si può infatti rischiare di perdere una realtà sportiva così importante anche per l’economia locale. È quanto sostanzialmente emerso ieri, nel corso di una audizione in Terza Commissione, presieduta da Attilio Solinas, dei vertici nazionali (tecnici) del canottaggio e del Circolo canottieri di Piediluco.

Il confronto con i vertici della Nazionale di canottaggio e quindi con la Federazione, era stato richiesto da Raffaele Nevi (FI) alla luce di “alcune preoccupanti dichiarazioni sulla stampa locale del Direttore tecnico, Francesco Cattaneo, che, mettendo in evidenza gli esposti da parte di alcuni cittadini contro il team canottieri, perché la loro attività sportiva arrecherebbe danno allo quiete della fauna locale, ha lasciato trapelare la
possibilità di lasciare Piediluco per accettare l’invito di altri Comuni italiani”.

Fabrizio DI PATRIZI (presidente Circolo canottieri Piediluco) ha spiegato che “i problemi derivano dai troppi vincoli territoriali. Abbiamo chiesto al Comune di Terni, e sembra indirizzato in tal proposito, di allungare da un anno a tre anni la validità della valutazione di incidenza ambientale. Tutti siamo chiamati a mettere in campo ogni azione per poter consentire alla Federazione nazionale di poter svolgere serenamente le proprie attività. Sarebbe anche necessario adeguare le strutture, rimaste ancora quelle del 1977. Oggi il nostro circolo conta oltre mille iscritti. È chiaro che questa attività sportiva rappresenta, tra l’altro, un valore aggiunto per l’economia locale”.

Francesco CATTANEO (Direttore tecnico FIC): “Non possiamo non evidenziare gli esposti con i quali siamo costretti a convivere nel corso della preparazione a Piediluco. E questo toglie serenità alla squadra. Per questo, se la situazione non migliorerà, stiamo riflettendo sulla possibilità di uno spostamento in altro luogo in Italia”. Tutti i consiglieri presenti, dal presidente Solinas, a Nevi, Liberati e Fiorini hanno rimarcato l’importanza di mettere in atto ogni sforzo affinché la Nazionale italiana di canottaggio possa continuare a mantenere a Piediluco la sede per la preparazione olimpica. Per questo è stata programmata a breve una ulteriore audizione a Palazzo Cesaroni con i tecnici competenti in materia della Regione e del Comune di Terni.

Hanno preso parte all’audizione di ieri anche Salvatore NASTRO (Delegato Umbria – FIC) ed il vice presidente FIC, Andrea VITALE.

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