Terni, polo idroelettrico sempre più vicino a Erg, iniziato lo “spezzatino” per E.On

TERNI – Il polo idroelettrico di Terni è sempre più vicino alla Erg di Garrone. La società genovese è in pole position per l’acquisizione degli impianti ternani di E.On e potrebbe rilevare anche la direzione centrale di E.On Italia. Per la multinazionale tedesca, che nei mesi scorsi si è messa sul mercato, è iniziato “lo spezzatino”. E’ già stato raggiunto, infatti, l’accordo con la ceca Eph per la cessione delle centrali italiane a gas e a carbone, pari a 4500 megawatt di capacità di generazione complessiva. Per gli asset restanti delle energie rinnovabili (eolico e fotovoltaico) e la base clienti è stata avviata invece una gara e ci sono diverse offerte tra cui quelle di Hera e del fondo F2i.

E’ restata ferma al palo la Edison che puntava ad acquisire tutti gli asset. E.On ha optato dunque per la “soluzione spezzatino” che mette in allarme i sindacati che temono tagli occupazionali. “L’ipotesi dello spezzatino che si sta prefigurando, rispetto a tutti gli asset a Edison – affermano da fonti sindacali – non è di buon auspicio e siamo preoccupati per le eventuali ricadute sull’occupazione”.

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