Terni, la vendita delle aree Basell ferma al palo

TERNI – La vendita delle aree Basell è in stand-by ma il comitato degli ex lavoratori torna alla carica per richiamare l’attenzione su una vertenza che, a loro dire, è finita nel dimenticatoio. “A Terni – dice il comitato – non esiste solo la vertenza Ast, ci sono le questioni della Basell, della Sgl Carbon e della Meraklon che stanno spazzando via il settore della chimica del nostro territorio”. Un richiamo, dunque, a guardare con maggiore attenzione al settore strategico della chimica.

Tornando a Basell “ci vogliono imprenditori interessati ad acquisire l’area con progetti seri sulla chimica per rilanciare il sito – afferma Luca Levantesi portavoce del comitato – l’assessore regionale allo sviluppo economico deve fare quello che gli compete”. La multinazionale nei mesi scorsi ha quantizzato in 12milioni circa, al netto della bonifica, la richiesta di cessione dei 40 ettari di terreno. Una cordata capitanata da Novamont, comprendente anche Cosp Tecno Service e Regione dell’Umbria, ha manifestato interesse all’acquisto ma a tutt’oggi non si è mosso nulla. Il comitato quindi sollecita una presa di posizione chiara su Basell. Sullo stesso sito insiste anche Beaulieu Fibres International Terni, ex Meraklon spa, che produce fiocco, che, al contrario, sembra intenzionata a investire. In base a un accordo stipulato l’anno scorso, prevedeva l’assunzione di 75 lavoratori a tempo indeterminato, 18 a tempo determinato per un anno e 15 per due anni. Da qualche settimana hanno lasciato il posto di lavoro quei lavoratori assunti a tempo determinato.

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