Terremoto, entro novembre ultimata la consegna delle Sae

PERUGIA – Un quadro dell’attività svolta in Umbria in seguito alla crisi sismica cominciata il 24 agosto dell’anno scorso è stato fornito dalla Regione in occasione del vertice a Palazzo Chigi al quale ha partecipato anche la presidente Catiuscia Marini.

Sae (Soluzioni abitative di emergenza). In Umbria l’emergenza abitativa del sisma del 24 agosto 2016 (96 Sae in tre aree di Norcia) è stata “completamente risolta” a marzo 2017. Al 18 agosto scorso sono 138 le Sae consegnate su 783 ordinate nei tre comuni di Norcia, Cascia e Preci, il 18% del totale. Entro il prossimo mese di novembre verrà ultimata la consegna di tutte le Sae.

Assistenza alla popolazione. Il soccorso e la prima assistenza alla popolazione è stato garantito allestendo dopo gli eventi sismici del 24 agosto cinque aree di accoglienza che sono salite a 55 dopo il 30 ottobre, in 11 comuni, dove sono state assistite al massimo 4.100 persone. Al 18 agosto le persone assistite sono 6.957 di cui 360 in container collettivi 139 in strutture comunali, 618 in strutture ricettive (325 nei comuni di residenza e 87 nelle immediate vicinanze). Le persone assistite in autonoma sistemazione sono 5.480 (2.305 nuclei familiari).

Settore zootecnico. Ormai esaudite le richieste di strutture a servizio degli impianti zootecnici, ha reso noto la Regione. Sono stati consegnati tutti i 20 Mapre (moduli abitativi provvisori rurali d’emergenza) necessari dopo il sisma del 24 agosto e 44 degli altri 48 moduli destinati agli allevatori per un totale di 64 in cui alloggiano 118 persone. Le stalle consegnate sono 110 su 112; consegnati 74 fienili, l’intero fabbisogno dopo il sisma del 30 ottobre.

Insediamenti commerciali temporanei. Sono 103 quelli necessari dopo i danni causati dal sisma del 30 ottobre; entro il 31 agosto prossimo verranno consegnati 27 insediamenti (oltre il 26%).

Macerie. La stima complessiva è di circa 100 mila tonnellate, di cui 60 mila pubbliche e 40 mila private. Attualmente sono state rimosse 11 mila tonnellate di macerie pubbliche e, considerando che in media vengono rimosse 500 tonnellate al giorno, entro la fine dell’anno verranno completamente rimosse le macerie pubbliche, nei due mesi successivi si completerà la rimozione.

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