Terremoto, il ministro Padoan rassicura: “Risorse adeguate alle necessità”

NORCIA – “Per la ricostruzione tutte le risorse necessarie”. E’ il ministro Piercarlo Padoan a rassicurare sugli stanziamenti per la ricostruzione della Valnerina. Lo fa alla Camera, interrogato dall’onorevole Catia Polidori. “Metà Italia – ha detto la Polidori – domenica  è stata letteralmente buttata giù dal letto da un sisma di violenza assolutamente inaudita, il più forte che in Italia si sia mai avuto negli ultimi 36 anni. Quel sisma è seguito, ahimè, a due mesi di continue scosse: la prima del 24 agosto, che ci ha portato via 300 vite umane, e l’ultima, quella di domenica, che, laddove non ci fosse riuscito il primo o gli altri, si è portata via un pezzo importante della cultura italiana, un pezzo importante della vita civica italiana e le posso garantire, io che sono di quelle zone, anche della dignità di molti anziani, che sono costretti a situazioni di vita veramente impossibili. Sono a chiedere al Ministro, visto che abbiamo sentito parlare di cifre discordanti, abbiamo sentito parlare di 600 milioni, ma sappiamo che il Governo ha chiesto in Europa 3,4 miliardi, di capire come e quante risorse verranno utilizzate non solo per la ricostruzione, che avverrà poi, ma per la fase di emergenza, che è in atto”.

“Il Governo – ha detto Padoan – ha stanziato le somme necessarie agli interventi emergenziali il giorno immediatamente successivo a tutti i tre principali eventi sismici e, per la precisione, il 25 agosto, il 27 e il 31 ottobre, per un totale di 130 milioni di euro. Per fare fronte alle spese di costruzione il Governo ha stanziato: 266 milioni per il 2016 e 200 milioni per il 2017, con il decreto-legge n. 189 del 17 ottobre; 600 milioni con l’articolo 51 del disegno di legge di bilancio. Per quanto riguarda le spese da affrontare per la ricostruzione di Norcia e dell’area colpita dal sisma del 30 ottobre, saranno stanziate risorse adeguate appena sarà disponibile una stima del fabbisogno. Spese di prevenzione e messa in sicurezza che fanno parte del piano predisposto dal Governo includono: 600 milioni aggiuntivi, per investimenti in opere pubbliche; parte delle risorse stanziate con l’articolo 21 della legge di bilancio e spazi di bilancio per comuni e regioni, liberati con l’articolo 65; 800 milioni per opere pubbliche contro il dissesto idrogeologico e la messa in sicurezza delle scuole; 2 miliardi sotto forma di incentivi fiscali per le opere di ristrutturazione da parte dei privati.  In riferimento alle aziende zootecniche e casearie, citate dagli interroganti, verrà portato da 1 a 10 milioni di euro l’intervento a favore degli allevatori colpiti dal terremoto nelle quattro regioni. Saranno inoltre raddoppiate le forniture di stalle temporanee per gli animali e di moduli abitativi, che sono già stati messi a bando dalle regioni. Inoltre, per la copertura del mancato reddito delle imprese di allevamento verrà stabilito un aiuto a capo bovino di circa 400 euro, mentre sono in definizione i dettagli tecnici di aiuti mirati per ovini e suini. Ricordo, infine, che per far fronte all’esigenza di liquidità delle imprese e per un sostegno immediato, il 26 ottobre sono stati erogati gli anticipi dei contributi europei, per un ammontare complessivo di 65 milioni di euro a oltre 29 mila aziende di sei province colpite in queste settimane”.

“Forza Italia ha dichiarato la sua volontà di collaborare senza se e senza ma – ha replicato la Polidori –  Avevamo chiesto un tavolo di coordinamento, ma il tavolo non c’è stato. Io però, da parlamentare delle zone terremotate, le dico che a me non importa; l’importante è che il Governo riesca a far fronte a tutte le esigenze di questa povera gente nel modo più veloce possibile. Noi vorremmo esercitare la facoltà del Parlamento, quella di diritto di controllo. Se quella di indirizzo non possiamo esercitarla, tenteremo di esercitare quella di controllo e saremo assolutamente attenti per vedere che ogni minima risorsa chiesta in Europa e tutto quello che lei oggi ci ha raccontato venga speso nel modo giusto”.

Questa mattina si riunirà il consiglio dei ministri per licenziare il secondo decreto annunciato da Renzi. All’ordine del giorno infatti: “Nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni e dei territori interessati dagli eventi sismici del 2016”.

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