Terremoto, influencer a raccolta per il rilancio del turismo

PERUGIA – I turisti scappano dall’Umbria perché ritenuta “pericolosa” a causa del sisma? E l’Umbria risponde con una campagna social ad hoc, lanciata dai maggiori “influencer” nel settore. E’ questa l’idea lanciata da quattro “twitstar” ed esperti di comunicazione. A battezzarla Luca Preziosi, Alessandro Paolucci (per tutti Iddio), padre Enzo Fortunato e Matteo Grandi. “Già da subito – ha spiegato Luca Preziosi – ci siamo attivati per condividere sui social informazioni e numeri utili. Ora però, passato il primo momento, va ribadito che l’Umbria è stata colpita in maniera marginale. La nostra presenza vuole far capire che in Umbria non c’è la situazione drammatica di altre realtà e per questo non serve terremotare l’Umbria, abbandonando il turismo”.

“Al terremoto non si può sommare il terremoto mediatico a cui le principali città umbre, anche in termini di risposta turistica, stanno pagando dazio – hanno spiegato i guru 3.0 – per questo abbiamo deciso di fare qualcosa di concreto e tangibile per ripristinare una corretta immagine della nostra regione. La nostra è una vera e propria chiamata alle armi per influencer nazionali e internazionali che invitiamo a venire in Umbria per trascorrere un week end e toccare con mano la realtà dei fatti per veicolare in Italia e nel mondo l’immagine di una regione in cui non c’è allarme concreto e in cui il sisma non ha fatto danni, se non marginali ed estremamente circoscritti”.

L’idea è proprio questa, un tour dell’Umbria per influecer e blogger, che possano veicolare la realtà dei fatti. C’è anche un hashtag: #weekendinumbria. Un nuovo modello di promozione dunque, che passa per i social network, ma che vede anche la chiamata alle armi degli operatori turistici, chiamati ad un impegno in prima persona. “Vorremmo che tutti i soggetti che operano nel turismo si sentissero coinvolti e aderissero alla nostra iniziativa, rendendosi disponibili a ospitare nel week end del 10 e 11 settembre le personalità del web che inviteremo in Umbria a raccontare in modo onesto e veritiero la nostra realtà. Il nostro è un vero e proprio appello agli operatori turistici a ospitare e rendersi parte attiva e virtuosa di questa iniziativa”.

 

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