Terremoto, la presidente Marini al Consiglio regionale: “Subito via dalle tende i terremotati”

PERUGIA – Seduta dell’Assemblea legislativa convocata sul terremoto e sulla gestione dell’emergenza a Palazzo Cesaroni. Ad aprire i lavori il minuto di silenzio, in ricordo delle vittime del sisma, proposto dalla presidente dell’Assemblea legislativa, Donatella Porzi. Porzi ha brevemente ricordato le attività “tempestivamente poste in essere dalla Giunta regionale, dal sistema nazionale e regionale di Protezione civile e dall’Assemblea legislativa per affrontare l’emergenza e impostare le azioni di messa in sicurezza delle persone e delle strutture, di verifica dei danni, nonché i successivi interventi di sostegno sociale ed economico e di ricostruzione”.

Ad entrare nel merito la presidente della Giunta regionale, Catiuscia Marini, che ha ricordato l’attività dell’esecutivo regionale e delle commissioni del consiglio. Dalla Marini indicazioni anche sulla gestione dell’emergenza, con gli sfollati che saranno trasferiti dalle tende ad alcune strutture ricettive, prima di entrare nei moduli abitativi con campi a Castelluccio e a San Pellegrino. “Questo terremoto, per intensità del grado e per gli effetti che ha prodotto, ha una sua peculiarità e Castelluccio è parte integrante dell’epicentro. Prezioso – ha detto – è stato il lavoro delle amministrazioni comunali. L’Umbria dispone di oltre 3.200 volontari, espressione di onlus e gruppi di protezione civile che,m essendo formati, sono in grado di affrontare le diverse fasi dell’emergenza”.

L’attesa ora è per le deliberazioni del Consiglio dei ministri, che ha deciso di mettere in sicurezza e istituire un commissario unico per la ricostruzione. Per la Marini sarà utile anche avviare un percorso serio per il patrimonio culturale. “Non ci sono state vittime – ha detto la Marini – perché c’è anche l’opera dell’uomo. Importante il lavoro della Regione messo in campo fino ad oggi dal 1979. Ricostruzioni con alcune caratteristiche come quello dell’integrazione. L’Umbria si è data una legge sulla sismica nel 1979. Gran parte dei danni è infatti nei luoghi che non erano in priorità anni fa. Le seconde case devono essere obbligate ad essere parte della ricostruzione. Castelliccio è zona rossa solo per le case che non erano state parte della ricostruzione”.

La Marini ha fatto il punto anche sui provvedimenti economici, rimandando ai tavoli che si terranno oggi a Palazzo Chigi.

 

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