Terremoto, la Regione punta a far ripartire l’economia dei comuni colpiti dal sisma

FOLIGNO – “Rimettere in moto il sistema economico della Valnerina il più presto possibile e le norme contenute dai decreti varati dal Governo, e le prime misure adottate dalla Regione Umbria, consentono questa opportunità che deve rappresentare per tutti una priorità”. È quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, introducendo l’incontro, tenutosi questa mattina al Centro regionale di protezione civile a Foligno, per discutere delle problematiche delle imprese, delle attività produttive e del lavoro connesse agli eventi sismici che hanno colpito l’Umbria e le altre regioni del centro Italia. All’incontro hanno partecipato rappresentanti delle organizzazioni delle imprese, sindacali e alcuni sindaci.

“Il sisma del 24 agosto in Umbria ed in Valnerina soprattutto – ha proseguito Marini -, pur avendo causato danni, non aveva interessato il sistema economico che, invece, con i terremoti di fine ottobre ha subito gravi danneggiamenti diretti ed indiretti in tutti i suoi settori, dall’agricoltura alla zootecnia, dall’industria della trasformazione, al comparto turistico ricettivo, al commercio. Insomma, così come per le abitazioni private, per il patrimonio artistico e religioso, il sisma del 30 ottobre ha radicalmente modificato lo scenario ed il livello dei danneggiamenti che sono andati anche oltre la Valnerina, ed ha interessato molti altri territori della regione”.

Per la presidente “far ripartire l’economia significa far ripartire la vita sociale e comunitaria di questo territorio per evitare, in ogni modo, il suo spopolamento. E per questo è anche indispensabile intervenire sulla rete viaria, anch’essa compromessa duramente dal terremoto”. “Le norme varate dal Governo – ha aggiunto la presidente – prevedono procedure molto più semplici e veloci per ciò che riguarda ogni tipo di impresa e attività economica e le mette nelle condizioni di effettuare interventi urgenti per la messa in sicurezza delle strutture e la ripresa delle attività”. Ad illustrare le norme nello specifico sono stati il direttore regionale allo sviluppo economico, Luigi Rossetti, ed il responsabile del Dipartimento della Protezione civile regionale, Alfiero Moretti, che ha inoltre informato i presenti sullo stato dell’arte della gestione dell’emergenza e dell’assistenza alle popolazioni. Secondo la presidente Marini, occorre dunque mettere in campo da subito concrete azioni di sostegno al sistema economico e produttivo, sia per ciò che riguarda imprese e attività economiche sia per i lavoratori.

 “La Regione Umbria – ha detto – istituirà uno specifico ‘sportello’ per le imprese e ogni altro soggetto economico nella stessa città di Norcia, per essere ancor più vicina alla comunità ed assistere al meglio tutti i soggetti interessati”. La presidente ha riferito che la Regione Umbria, insieme alle altre Regioni coinvolte dal sisma, hanno già avanzato al Governo ed alla Commissione europea la proposta di “riprogrammare” le risorse comunitarie dell’attuale programmazione al fine di reperire ulteriori risorse da indirizzare verso le aree colpite dal terremoto. Nel corso della riunione è stato posto anche il problema del turismo che sta subendo un durissimo colpo, anche in aree non direttamente coinvolte dagli eventi sismici: “per questo settore – ha spiegato la presidente – dobbiamo prevedere misure che agiscano su due fronti paralleli: quello dei danni diretti alle strutture ricettive e della ristorazione in Valnerina, e quello dell’intero comparto turistico-alberghiero di tutta la regione”. I diversi rappresentanti delle associazioni ed organizzazioni presenti all’incontro hanno sollecitato la presidente Marini affinché si prosegua il confronto avviato e lo si renda – almeno per il prossimo futuro – costante, al fine di poter condividere quanto più possibile le azioni per il rilancio dell’economia della Valnerina e di tutta l’Umbria.

Intanto si muovono anche i consiglieri regionali. E’ il caso di Giacomo Leonelli e Marco Squarta: “L’appello che abbiamo lanciato, insieme a tanti esponenti del mondo politico, economico e sociale umbro per l’acquisto dei prodotti tipici delle zone colpite dal sisma, per cercare di alleviare le conseguenze negative più immediate al tessuto agroalimentare di quelle zone – spiegano i consiglieri Giacomo Leonelli del Partito Democratico e Marco Squarta di Fratelli d’Italia – ha riscontrato attenzione e successo oltre le nostre aspettative. Da tutta Italia la risposta è stata convinta e solidale, per questo, abbiamo concordato di chiedere un’audizione in Seconda Commissione dell’Assessore allo Sviluppo economico e della dirigenza di Sviluppumbria, per sapere quali azioni si stiano studiando per dare ancora più slancio a questo genere di iniziative”.

“È di tutta evidenza, infatti, – proseguono Leonelli e Squarta – che la ricostruzione dovrà procedere celermente, ma, di pari passo con quella delle unità abitative, si dovrà ripartire con le scuole e con gli altri edifici dedicati alla cittadinanza e alla socialità, così come va considerata una priorità anche la ricostruzione contestuale delle aziende e la ripresa delle attività economiche. Un rilancio produttivo che non può in alcun modo prescindere, quindi, dalla continuità aziendale delle imprese colpite dal sisma, preservandone i livelli occupazionali”.

“L’audizione in II Commissione – concludono i proponenti – dovrà inoltre avere al centro del suo interesse anche la questione della promozione turistica nella nostra regione nel suo complesso, perché sappiamo di una serie copiosa di disdette che si è registrata, purtroppo, in tutto il territorio umbro. Occorre quindi capire quali strategie voglia mettere in campo Sviluppumbria per garantire una tenuta del comparto, che in tutta la Regione occupa decine di migliaia di addetti”

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