Testi unici, il Governo impugna quelli della sanità e dell’agricoltura. La Marini replica

Il governo nell’ultima riunione del consiglio dei ministri ha deciso di impugnare di fronte alla Corte costituzionale il testo unico della sanità e quello dell’agricoltura della Regione dell’Umbria. Nel testo primo sono 9 gli appunti: dalla nomina dei direttori generali delle aziende sanitarie ai collegi sindacali, che possono avere un massimo di tre membri e non cinque come stabilito dal testo unico, dall’istituzione della Consulta tecnico-scientifica per il sistema regionale del sangue ai contributi per associazioni come l’Avis o simili.
Per quanto riguarda il testo unico dell’agricoltura sono quattordici i punti controversi ma buona parte dell’impugnazione riguarda il riconoscimento delle associazioni di produttori sulla base di una serie di parametri fissati dalla giunta regionale.
“Non c’è nessuna preoccupazione per le osservazioni del Governo sui Testi unici sull’agricoltura e sulla sanità recentemente varati dall’Assemblea Legislativa dell’Umbria”, ha commentato la presidente della Regione, Catiuscia Marini. “Attiveremo subito il tavolo di confronto con il Ministero per gli Affari regionali – prosegue la presidente – per chiarire tutti i punti in discussione. Si tratta prevalentemente di aspetti meramente tecnici che normalmente emergono quando si assemblano, in un Testo Unico, numerose leggi regionali, alcune peraltro molto vecchie. Siamo dunque convinti, così come accaduto in altre circostanze analoghe, che il Tavolo tra Regione e Ministero consentirà di superare tutti i dubbi e dunque evitare ogni contenzioso di fronte alla Corte Costituzionale”.

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