Tk-Ast, altra fermata per i forni 4 e 5. Ordini in calo e preoccupazione per lavoratori e Rsu

TERNI – Altra fermata per i forni 4 e 5 della Accierie ternane. A darne notizia sono le RSU di FIM-CISL, FIOM-CGIL, FISMIC e UGL.  Tk-Ast si ferma a causa della carenza di ordini, come tra l’altro già capitato nei mesi di dicembre-gennaio-febbraio.

Questo stop alle produzioni per mancanza di ordini preoccupa le rsu che dopo la riunione di ieri hanno ribadito la loro preoccupazione.
Nello specifico, il forno 5 si fermerà alle ore 6:00 del 26 Marzo, per ripartire il 31 marzo alle 22.00.
Il forno 4 fermerà alle 22 del 25 Marzo per tornare in funzione il 31 marzo alle 6. Questo forno subirà un ulteriore stop alle 6 del primo aprile per ripartire alle 6 di lunedì 4 aprile.
Fermo anche il forno per il  processo Argon oxygen decarburization (Aod2) alle 6 del 27 marzo per poi ripartire  alle 6 del 31.
Aod3(processo Argon oxygen decarburization) si fermerà alle 14 del 26 marzo e riprenderà alle 14 del 4 aprile.
Cco3(colata continua) si stopperà dalle ore 6 del 27 marzo alla 6 del 31, Cco7 dalle 14 del 26 marzo alle 14 del 4 aprile.

Saturi invece i freddi e Titania. Ferma invece per ben 6 turni la Lac (Area a caldo) con turno in tre fasce per la giornata del 4 aprile.
Per le Rsu è però ancora forte “il persistere di tali insaturazioni” e sarà per questo applicato ” il principio della rotazione del personale per perseguire il concetto dell’equità tra tutti i lavoratori durante gli scarichi produttivi”.
Per le Rsu: “L’azienda – dicono – si deve adoperare con ogni sforzo possibile per ricercare e riconquistare volumi sul mercato come da loro stessi annunciato nell’ incontro del MISE.
Riteniamo inaccettabile che su alcuni tavoli si continua ad affermare che tutto va bene ma nei fatti ciò viene sempre smentito.
Affermiamo inoltre che la CIGO  (Cassa Integrazione) sia lo strumento che debba essere utilizzato per gestire queste fasi di difficoltà e di insaturazione impiantistica dovuta a scarichi produttivi”.

E alla fine le Rsu condannano l’Azienda su “qualsiasi modifiche organizzative, le quali rimarcherebbero le contraddizioni aziendali”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.