Valle dei fuochi, esposto del senatore Candiani alla commissione parlamentare d’inchiesta sui rifiuti

TRASIMENO – Il caso della Valle dei Fuochi sia all’attenzione della Commissione d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. La richiesta è del senatore Stefano Candiani, segretario della Lega Nord dell’Umbria.  “Mi auguro – scrive Candiani al presidente – che la Commissione da lei presieduta possa svolgere indagini e accertamenti che facciano quanto prima chiarezza, affinché i cittadini interessati possano comprendere tutte le responsabilità al riguardo, e che soprattutto possano quanto prima portare a provvedimenti precisi da parte dello Stato e delle autorità competenti, per limitare gli eventuali danni ambientali e le ripercussioni alla salute delle persone”. Un esposto che riguarda “lo smaltimento illecito di rifiuti nella Valnestore” che il senatore, attraverso il documento, porta all’attenzione della Commissione parlamentare. Candiani parla di una “situazione grave” che si è venuta a creare nella Valnestore, “tristemente portata alla ribalta dai giornali degli ultimi mesi come la “Valle dei fuochi”.

L’ipotesi – scrive il senatore – è quella di un disastro ambientale nell’area della ex centrale a lignite di Pietrafitta, piccola frazione del comune di Piegaro”. Candiani ripercorre le varie fasi e quanto emerso fino ad ora anche dagli organi di stampa. “A metà degli anni ’80, nel territorio del comune di Piegaro – dice il senatore – erano presenti due discariche di rifiuti. Quella privata fu autorizzata a smaltire anche i rifiuti speciali costituiti dalle ceneri provenienti dalla Centrale Enel di Pietrafitta e successivamente, anche dalle Centrali di Vado Ligure e di La Spezia. In quei venti anni il materiale di risulta dalla combustione della lignite veniva interrato in discariche, sia nei terreni di proprietà dell’Enel che di privati. Oggi si scopre che quelle ceneri venivano usate anche per coprire i rifiuti”. Le testimonianze raccolte raccontano come i camion della nettezza urbana dei Comuni “andassero regolarmente a scaricare rifiuti nelle discariche adibite alle ceneri”. Oggi, sopra queste discariche e in quella che viene definita la ‘Valle dei fuochi’, “ci sono terreni coltivati e vegetazione; ci sono anche campi arati e coltivati, nonostante la polvere grigia che viene fuori a chiazze larghe decine di metri – prosegue Candiani – e non si esclude la possibilità che composti con attività radioattiva possano essere migrati nelle falde”. A questo si aggiunge che in questa zona, da un primo studio, “risulta in aumento il tasso di incidenza e mortalità delle patologie oncologiche, più alto della media regionale, nonostante le caratteristiche rurali dell’area. Il tasso di incidenza dal 2001 al 2010, per tutti i tipi di tumori – scrive il senatore leghista – vede il comune di Piegaro, con riferimento agli uomini, a quota 1023.05, secondo solo a Città di Castello (1102.9) ma davanti a dimensioni urbane come Perugia (860), Terni (933.5) e Foligno (964.😎 e alla media regionale che si attesta a 915.6. Lo stesso dato, con riferimento alle donne, pone il comune di Piegaro in cima alle città analizzate, a quota 620.4; la media umbra si attesta a 581.6, Città di Castello a 607.8, Foligno a 571.2, Perugia a 563.2 e Terni a 612. Si tratta di dati che esigono indagini epidemiologiche approfondite per stabilire eventuali collegamenti tra le patologie oncologiche e i fattori tossici o cancerogeni dell’inquinamento dell’area”.

Sul tema sono intervenuti anche i consiglieri regionali Lega Nord Umbria, Emanuele Fiorini e Valerio Mancini: “Adesso non ci sono più alibi – dicono – Gli enti regionali e locali preposti al controllo e al monitoraggio dovranno spiegare cosa hanno fatto fino ad ora. Qui la questione non è politica, perché la salute dei cittadini è qualcosa che riguarda tutti. Quello che emerge dal punto di vista ambientale è un quadro devastante e la gente muore di tumore con una incidenza da non sottovalutare. Vogliamo sapere dal Partito Democratico che nomina i vertici degli organi di controllo, se Asl e Arpa sono in grado di fare monitoraggio serio, vista la gravità della situazione che sta emergendo ora”.

Intanto giovedì l’assessore regionale all’Ambiente Fernanda Cecchini giovedì ha incontrato il Comitato della Valnestore insieme ai consigli comunali di Panicale e di Piegaro. Una serata affollatissima che si è aperta con il dato dell’aumento dei malati di cancro in quella zona. Se dai sindaci c’è l’intenzione di mettere un punto e iniziare una nuova fase, i cittadini vogliono capire.

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