Viabilità, un anno fa l’apertura della nuova statale 77: oltre un milione i veicoli transitati

Il 28 luglio di un anno fa veniva inaugurata la nuova statale 77 “Val di Chienti”, una strada destinata a cambiare i rapporti tra Umbria e Marche, accorciando le distanze fra le due regioni e promuovendo nuove forme di collaborazione e sviluppo economico e sociale. A tenere a battesimo la nuova infrastruttura, realizzata dalla Quadrilatero Spa e attesa da tanto, fu l’ex premier Matteo Renzi, presenti le massime autorità delle due regioni.

In un anno la nuova strada è tra le arterie più transitate d’Italia, tanto che l’Anas ha stimato un transito giornaliero medio di 3mila veicoli al giorno, con veri e proprie impennate nei fine settimana primaverili ed estivi. In pratica, sono stati oltre un milione i veicoli passati sulla nuova Val di Chienti in appena un anno, con enormi benefici per il territorio umbro e marchigiano.

La nuova “Val di Chienti” rappresenta un’opera di grande rilevanza per le sue caratteristiche tecniche e ambientali, con oltre 35 chilometri di strada in un contesto orografico complesso attraverso l’Appennino centrale. Basti pensare che sono ben 13 le gallerie naturali, per oltre 22 chilometri lineari (44 se calcolata la doppia canna), 9 le gallerie artificiali e 16 i viadotti, per una lunghezza totale di oltre 5 chilometri considerando le due carreggiate. Le gallerie rappresentano, quindi, circa il 60% dell’intera tratta e permettono una sensibile riduzione dell’impatto ambientale e paesaggistico. Gli scavi dei tunnel sono terminati a dicembre 2013, mentre sono in via di finalizzazione le opere all’aperto, visibili percorrendo l’attuale sede stradale della SS 77.

La nuova arteria stradale è stata realizzata con nuove tecnologie costruttive e materiali sempre più performanti per migliorare la qualità delle opere viarie. Una delle novità più importanti sta nelle pavimentazioni delle gallerie, dove il classico conglomerato bituminoso è stato sostituito dal calcestruzzo, sfruttando i vantaggi di questo materiale, in particolare per la maggiore durabilità e la ridotta manutenzione richiesta. Si tratta della prima esperienza del genere in Italia, che fa della nuova statale 77 un’opera tecnologicamente all’avanguardia, la più avanzata del Paese.

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