A Spoleto arriva Bertolaso e i consiglieri vissero felici e contenti.

Quello che sembrava potesse essere un Consiglio Comunale complicato si è rivelato strappalacrime. La scena l’ha presa tutta l’ex responsabile della Protezione civile Guido Bertolaso,  consulente gratuito della Tesei e di mezza Italia, già consulente della Lombardia per la realizzazione dell’ Ospedale in Fiera e vero protagonista del Covid Hospital da 84 posti allestito negli spazi del centro fieristico di Civitanova Marche. Una garanzia , ha spiegato la Tesei,  ” ci aiuterà nel raccordo tra sanità e protezione civile “.  Anche se poi le ” astronavi” di Bertolaso non hanno decollato molto . L ‘ex numero uno della Protezione civile se l’è presa però con con gli astronauti, in una intervista al Foglio ha detto che ” se gli astronauti chiamati a pilotarla non so capaci credo che la colpa sia di chi li ha scelti “.  Nelle Marche la struttura da 84 posti letto, costata più di 10 milioni di euro, sembra che non sia stato un grande successo con tante polemiche e strascichi vari. A Spoleto però sono convinti, l’uomo è la persona giusta per riavere ancora più bello di prima il San Matteo degli Infermi.  Del resto non può fare sbagli dopo aver premesso che ” è stato informato da alcuni amici che a Spoleto hanno la seconda casa sulla qualità dei servizi erogati dall’ospedale ” ma non solo. C’è  il ” rapporto di stima e amicizia con il Sindaco De Augustinis che dura sin dai tempi di Palazzo Chigi”, quando il primo cittadino era vicesegretario generale. Quello che conta è comunque la garanzia data da Bertolaso ai consiglieri comunali di Spoleto: ” L’ospedale tornerà come prima” , ha garantito l’ex numero uno della Protezione civile,  oggi consulente a zero euro della Tesei. Malgrado fosse stato informato dai proprietari delle seconde case , per la maggior parte romani , Bertolaso si è fatto trovare un po’ impreparato sul personale che opera al San Matteo degli Infermi, o meglio sul personale che non c’è.  Per l’ex vicesindaco Maria Elena Bececco ” è singolare il fatto che il consulente della Regione non fosse al corrente delle carenze del San Matteo degli Infermi “. Ma come è possibile che non ci sia un pneumologo o un infettivologo, si sarebbe chiesto Bertolaso . Lo chiedera’ comunque al commissario dell’ Asl 2 De Fino. Queste sono cose minute quello che conta è la rassicurazione arrivata dall’ex capo della Protezione civile sul futuro dell’ Ospedale . Quando ? ” Si spera prima possibile, dipenderà dalla pandemia”. Alla fine tutti sono sembrati , a parte qualche eccezione, felici e contenti. Sicuramente sarà così visto che tra gli attuali consiglieri comunali ci sono anche quattro autorevoli medici della sanità del posto: Antonio Di Cintio, Paola Vittoria Santirosi, Mario Mancini e Marco Trippetti. A dire la verità l’anestesista Trippetti proprio poche ore prima del Consiglio aveva denunciato che ” a un mese di distanza  dalla conversione  dell’ Ospedale di Spoleto la realtà è chiara: il San Matte è chiuso. É funzionante per il Covid ma mancano pneumologi,  infettivologi e altre figure professionali , dopo un mese la situazione sta peggiorando anziché migliorare”. Insomma, sostiene Trippetti,  dopo un mese siamo ancora al caro amico.