“Cannibalismo tra Ospedali”, la denuncia dell’anestesista di Spoleto

Spogliare un altare per vestirne un altro, è la denuncia che arriva dall’anestesista spoletino Marco Trippetti , che riveste anche la carica di consigliere comunale nella sua città. Succede anche questo nell’Umbria del coronavirus, una specie di guerra tra poveri. Il medico rianimatore del San Matteo degli Infermi , intervenendo oggi – giovedì 11 febbraio – nel corso del consiglio comunale ha fatto un appello addolorato e disperato al resto dell’assemblea cittadina: ” Oggi abbiamo meno anestesisti di quelli in servizio a novembre”.  La situazione all’Ospedale di Spoleto è più difficile di quella dello scorso fine anno. ” Il 23 novembre scorso – ha ricordato Marco Trippetti –  c’erano 15 anestesisti in servizio nel Covid hospital di Spoleto, oggi in una situazione più grave ce ne sono 12, di cui due hanno già protocollato le dimissioni”. Due colleghe di Trippetti stanno per lasciare il San Matteo degli Infermi per trasferirsi al Santa Maria della Misericordia di Perugia, dove risultavano idonee in una graduatoria di un concorso fatto diverso tempo fa. Per questo Marco Trippetti , medico con tanti anni di servizio all’Ospedale di Spoleto, figlio di un  medico di famiglia molto stimato in città, ha utilizzato l’espressione “cannibalismo”.  ” Non c’è un coordinamento regionale sul personale – ha detto Trippetti –  tanto che si arriva a rubarsi professionisti a vicenda senza che i vertici politici della Regione ne sappiano qualcosa”. L’appello dell’anestesista spoletino si conclude con l’auspicio che dal bando straordinario della Protezione civile possa arrivare personale sanitario per il San Matteo degli Infermi