Ore 10: prime dosi di vaccino anche in Umbria. Spiraglio di luce dopo dieci mesi

Sono passati dieci mesi  dallo scorso 20 febbraio quando venne scoperto il ” paziente uno”, l’inizio dell’incubo coronavirus in Italia, che ha portato finora a oltre due milioni di contagiati e quasi 72 mila morti. In Umbria sono stati superati i 28 mila casi Covid e 601 vittime. Stamattina a Spoleto, nel reparto trasfusionale del San Matteo degli Infermi,  saranno vaccinati i primi operatori sanitari, tra cui i primari del Pronto soccorso  e della Medicina interna, il dottor Gianluca Proietti Silvestri e Anna Laura Spinelli. Il vaccino arrivato a Natale dalla casa madre in Belgio, poi consegnato all’istituto Spallanzani di Roma, è stato distribuito ieri sera con aerei, camion e auto scortate dalle forze dell’ordine. Alle 10 di questa mattina , a Spoleto, è iniziata la somministrazione. Un Vaccine Day all’insegna delle donne: dottoresse, infermiere, specialiste, ricercatrici, degenti e ospiti delle Rsa rappresentano la maggioranza di chi sarà vaccinato. ” Dopo una lunga notte,  intravediamo il primo spiraglio di luce “, ha detto ieri sera il commissario Arcuri. Sessanta camion e 250 auto per i tragitti entro 300 chilometri. Aerei per coprire le distanze maggiori, per portare il vaccino della speranza in Sicilia e Sardegna. L’operazione “Eos”, messa a punto dalla Stato maggiore della Difesa, insieme con le forze armate. Un piano complesso , che solo ieri ha impegnato oltre 2000 uomini, ma per cui già da oggi saranno impiegate anche le forze dell’ordine. Alla vigilia di Natale anche le Prefetture hanno convocato i Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica  proprio per pianificare la sorveglianza dei carichi di vaccini, sempre insieme con le forze armate che avranno invece il compito di smistarli negli hub.