Spoleto, Lisci si candida a Sindaco: democratici sull’orlo dell’abisso

Non bastavano i dissidi interni e i malumori per l’atteggiamento di attesa passiva del partito. Ora il Pd di Spoleto è alle prese con il ripensamento del suo segretario cittadino. Stefano Lisci ha cambiato opinione, secondo alcuni in realtà aveva già deciso da tempo. Fatto sta che dopo aver “giurato” e “spergiurato” di non essere interessato alla candidatura, convoca la segreteria e si candida a Sindaco di Spoleto. Un fulmine a ciel sereno ? Sicuramente no, ma una doccia fredda per molti si. Un fuoriprogramma che però sta creando forti mal di pancia all’interno del partito con numerosi iscritti e dirigenti pronti a prendere le distanze dall’ex socialista. E’ così iniziata una nuova corsa dei cavalli a Spoleto, con tanti democratici pronti a scommettere sulle rovine elettorali del partito e sullo sconquasso che provocherà la candidatura di Lisci. Durante una cena di un pò di giorni fa, secondo voci di corridoio, la neo segretaria provinciale del Pd Laureti avrebbe confessato di preferire la candidatura dell’agronomo Andrea Sisti ricevendo però pochi applausi dai presenti. Avrebbe raccontato , salvo smentite, di poter contare anche sull’adesione di Marco Trippetti e Massimiliano Capitani. Ipotesi che con il passare dei giorni perde consensi, non solo all’interno del Pd ma anche tra i civici spoletini che considerano la candidatura di Sisti poco conosciuta in città e calata dall’alto. Ma a parte questi retroscena, che comunque evidenziano le perplessità che i dirigenti democratici hanno nei confronti della candidatura Lisci , la scelta è stata fatta. Almeno per ora. Del resto, fa sapere Lisci, c’è stata la sollecitazione di ” numerosi iscritti e della maggioranza dei membri della segreteria” anche perché ” vanno superati quei personalismi che hanno prodotto danni gravissimi, non soltanto al partito, ma soprattutto alla città”. Tra l’altro, dicono da viale Trento e Trieste, Lisci gode di ” consensi elettorali significativi e duraturi” in grado di battere la destra ” che sta fallendo ovunque in Umbria”. Una forma di autocompiacimento democratico sui risultati raggiunti ma anche di esibizionismo politico imprudente alla luce dei risultati degli ultimi dieci anni ottenuti a Spoleto dal centrosinistra. Commenta un anziano diessino di Spoleto: ” Ormai solo un bagno di umiltà ci può salvare. Siamo giunti sull’orlo dell’abisso”.