Terremoto, ricostruzione. Il sottosegretario Crimi minimizza i cambiamenti sul decreto. Le Assemblee legislative in pressing: “Cambiare”

NORCIA – Visita istituzionale del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Vito Crimi a Norcia, accompagnato dalla presidente della Regione Catiuscia Marini e dal sindaco di Norcia, Nicola Alemanno. Insieme a loro anche i consiglieri regionali Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari. Secondo Crimi l’obiettivo è quello di “semplificare” la ricostruzione, coniugando insieme sicurezza e bontà della ricostruzione.

Minimizzata la polemica con i Governatori sull’esautorazione nel processo di ricostruzione. “Non è un togliere potere, solo un cambio di termine”.

assemblee legislativeSu questo, in pressing arrivano i presidenti delle Assemblee legislative riuniti in Conferenza a Reggio Calabria, dove hanno approvato una risoluzione per chiedere  di cambiare la norma. “Un gesto di attenzione, che va al di là degli schieramenti politici perché su certi argomenti le strumentalizzazioni non hanno senso e risultano pericolose e dannose”. Così la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi, impegnata a Reggio Calabria nella riunione della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative, dove è stata approvata
all’unanimità una risoluzione “che chiede lo stralcio della norma, inserita nel ‘decreto Genova’, che modifica il potere dei Governatori nella ricostruzione, attribuendo loro solo un potere consultivo”.

“Abbiamo chiesto che venga mantenuta l’attuale disposizione – spiega la presidente Porzi – che prevede l’intesa preventiva con i presidenti di Regione ai fini dell’emanazione delle ordinanze da parte del Commissario. Tale impostazione è da salvaguardare perché, come abbiamo scritto nella risoluzione, è necessario il massimo raccordo tra la programmazione della Regione e l’azione amministrativa, in considerazione del fatto che un presidente di Regione meglio conosce e rappresenta le peculiarità e le esigenze del territorio ed è quindi in grado di calibrare, sulla scorta delle stesse, gli interventi e le scelte in materia di ricostruzione post sisma”.

“L’auspicio – continua la presidente Porzi – è che la norma possa essere corretta in sede di conversione definitiva, riconoscendo che il modo migliore per la gestione della ricostruzione è quella di attribuire maggior potere ai livelli istituzionali più vicini ai cittadini. Solo procedendo in questo modo – conclude – si potrà intervenire nelle singole situazioni, dove spesso la burocrazia e le regole imbrigliano una veloce ripartenza”.

 

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