Atletica Fisdir, Città di Castello super con tre ori

La società Beata Margherita Città di Castello si è resa protagonista lunedì scorso di un’ottima prestazione conquista tre ori nel campionato regionale di atletica leggera Fisdir (Federazione italiana sport disabilità intellettiva relazionale) 2016 di Gubbio, conquistando tre medaglie d’oro. Due primi posti sono andati agli atleti del Kt Gubbio ed uno alla Pantera Umbertide.

Ecco i principali risultati.

400 m marcia maschile: 1) Simone Marilli (Beata Margherita Città di Castello, tempo 3.15), 2) Luca Cittadoni (idem, 3.59), 3) Marco Ciacci (idem, 4.25).

400 m marcia femminile: 1) Domenica Afani (Beata Margherita Città di Castello, 4.00),  2) Moira Mariani (Atletica Tarsina Gualdo Tadino, 4.25), 3) Jessica Maurizi (idem).

50 mt piani maschile: 1) Francesco Tomassoni (Kt Gubbio, 8.92), 2) Mirco Guidubaldi (Atletica Tarsina Gualdo Tadino, 8.96).

50 mt piani femminile: 1) Samanta Bacillini (Pantera Umbertide, 9.17),  2) Claudia Valiani (Beata Margherita Città di Castello, 10.32).

Vortex maschile: 1) Mattia Melelli (Beata Margherita Città di Castello, 28 m), 2) Matteo Guerri (idem, 22.20), 3) Marco Ciacci (idem, 19.10).

vortex femminile: 1) Silvia Panfili (Kt Gubbio, 4.60), 2) Annalisa Polidori (idem, 2.50), 3) Lucia Clementi (idem, 1.70).

L’iniziativa, che ha avuto il patrocinio del Cip Umbria, era stata suddivisa in diverse giornate concludendosi appunto lunedì scorso con l’atletica. Diversi i partners che hanno collaborato con l’organizzazione tra cui la Scuola secondaria di primo grado “Mastro Giorgio-Nelli”, la Cooperativa Asad ed alcune associazioni sportive dilettantistiche quali la Gubbio Runners, Fontanelle Branca, Pallavolo Gubbio, Cretaceous Terziario K/T, Rugby Gubbio, Gubbio Ciclismo Mocaiana. Va inoltre sottolineato che l’evento, oltre che una valenza ovviamente sportiva, aveva un significato importante anche nel sociale, offrendo a tutti un’occasione di incontro, favorendo l’attività motoria e la scoperta di attitudini da coltivare durante la vita. Superando il puro aspetto competitivo, l’iniziativa intendeva quindi promuovere lo sport, quale pratica finalizzata al benessere psicofisico e a corretti stili di vita. Era finalizzata, inoltre, alla socializzazione e all’integrazione tra ragazzi e ragazze del territorio. Molti sono stati i sport praticati, tra cui corsa campestre, pallavolo, calcio, rugby, atletica e mountain bike.

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