Calcio a 5, il Cus Perugia esce a testa alta dai Campionati Universitari

Niente da fare per la rappresentativa di calcio a 5 del Cus Perugia ai Campionati Nazionali Universitari, ma si può dire che la formazione guidata da Massimiliano Del Citerna, decimata da infortuni e forfait dell’ultima ora, sia uscita da Camerino a testa alta, essendo rimasta in partita per buona parte del primo tempo nonostante si fosse presentata nelle Marche con soli cinque giocatori, senza quindi la possibilità di operare delle sostituzioni che sarebbero state certamente molto utili. I perugini hanno pagato lo scotto di una partenza lanciata, concretizzatasi dopo 1′ con il gol di Caloni che aveva fatto sperare di poter ribaltare il passivo patito all’andata, ma, dopo un palo colpito dallo stesso giocatore, Camerino è salita in cattedra pareggiando e ribaltando il risultato con Carbonari. I marchigiani sul finire del tempo arrotondano e per gli umbri nella ripresa, sfiniti come detto dal non poter effettuare cambi, non c’è più nulla da fare. Finisce 7-2, ma resta per la selezione universitaria perugina la consolazione dei tanti applausi ricevuti dal pubblico locale. Infine la società di Via Tuderte ha voluto ringraziare tutte le società che hanno concesso agli atleti di poter partecipare al match, anche se come detto non è bastato. Il rammarico sicuramente è di non essersi presentati all’appuntamento a ranghi completi, altrimenti, anche se manca la controprova, il risultato sarebbe anche potuto essere diverso.

CUS CAMERINO – CUS PERUGIA  7-2 (p.t. 3-1)

CAMERINO: Argese, Borrelli, Bottolini (Cap.), Carbonari, Carbone, Calia, Clerici, Fioravanti, Lapponi, Palma (P), Sestili. All. Simone Bisbocci.

PERUGIA: Brunori, Caloni, Fisauli (P), Gemelli (Cap.), Laudicino. All. Massimiliano Del Citerna.

Marcatori: 1’ Caloni (0-1), 7’ Carbonari (1-1), 18’ Carbonari (2-1), 19’ Clerici (3-1); 24’ Caloni (3-2), 25’ Carbonari (4-2), 29’ Lapponi (5-2); 35’ aut. Laudicino (6-2), 38’ Fioravanti (7-2).

Tiri liberi: 0/0 e 0/0.

Arbitri: Roberto Acella di Macerata e Francesco Ruscetta di Jesi.