Come cambia il Perugia senza Pajac e Bandinelli? Ecco le possibili soluzioni

La battaglia di Vercelli ha prodotto sì una grande gioia sia per il risultato che per la classifica, ma di sicuro non è costata poco in termini di infortuni. Non si prevede infatti un recupero breve per i centrocampisti Marko Pajac e Filippo Bandinelli, come recita il bollettino medico diffuso nella serata di ieri. Il cursore di fascia sinistra “è stato sottoposto ad esami diagnostici che hanno evidenziato un lesione distrattiva del legamento collaterale mediale del ginocchio destro. Il giocatore ha già iniziato le cure specifiche“. Tradotto, l’ex Benevento dovrà rimanere ai box per un periodo compreso tra le tre e le quattro settimane. Nemmeno per la mezzala, uscita anzitempo martedì, si tratta di un problema di poco conto. Il verdetto dei medici recita “lussazione alla spalla sinistra. Al giocatore è stato applicato un tutore immobilizzante e nei prossimi giorni sarà sottoposto ad ulteriori accertamenti“. Bandinelli salterà sicuramente la trasferta di Avellino e molto probabilmente il successivo match interno contro il Venezia, poi si vedrà.

Si pone dunque, sin da ieri quando è ripresa la preparazione in vista di una partita comunque molto difficile, vuoi per l’ambiente, sempre molto caldo, vuoi per il fatto che gli irpini abbiano cambiato allenatore (da Novellino a Foscarini), cosa che imprime sempre una scossa ad una squadra, il problema della sostituzione dei due giocatori. Se per Pajac non sembrano esserci dubbi, visto che Germoni nelle ultime partite ha dato ampie garanzie, lo stesso non si può dire per Bandinelli, la cui defezione potrebbe portare anche a qualche variante tattica e/o di modulo.

Prima soluzione: mantenere il 3-5-2. A restare vacante sarebbe la posizione di mezzo sinistro, che verrebbe preso da uno tra Buonaiuto e Kouan, rimasto da qualche settimana in naftalina.

Seconda ed ultima soluzione: il passaggio al 3-4-1-2. Il reparto mediano verrebbe così composto da quattro uomini, con Mustacchio e Germoni laterali, Bianco e Gustafson centrali (i più adatti a fare filtro, senza ombra di dubbio), e Diamanti alle spalle di Cerri e Di Carmine.

Molte saranno le discriminanti: la condizione fisico atletica e anche l’avversario di turno. Ci sono ancora quattro giorni di tempo per scegliere quale sarà l’opzione più idonea per cercare di non risentire di queste assenze importanti e di violare il Partenio, ultimamente terra di conquista per molti.

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