Coppa Italia di Eccellenza, il Ventinella nella storia

Soccorso di Magione, un paese di appena 722 anime, si accinge ad entrare nella storia del calcio dilettantistico umbro. Già, perché la sua squadra di calcio, il Ventinella, fondata soltanto nel 1998, si è aggiudicata la Coppa Italia di Eccellenza al termine di una finale davvero combattutissima. Una gioia che vale doppio per questo gruppo di amici prima ancora che giocatori visto che il successo non è soltanto materiale, con il trofeo ricevuto ed alzato dal capitano Federico Gazzani, ma anche importante in prospettiva futura, visto che i magionesi si iscrivono a pieno titolo alla lotta per la serie D anche se non dovessero vincere il campionato. Tra qualche mese infatti inizieranno le fasi nazionali e chi avrà la bravura e la fortuna di aggiudicarsele conquisterà il diritto di disputare la quarta serie italiana, la più importante a livello dilettantistico. Nel calcio però è opportuno fare un passo per volta e torniamo quindi al match di ieri del Blasone, che ha visto il successo non solo di una squadra e di un allenatore che ancora una volta ha dimostrato di essere bravissimo, ma di un ambiente fortemente attaccato ai giocatori e alle vicende di questo collettivo, il che può rendere più facile ottenere dei risultati di prestigio. Non a caso in molti hanno detto che Soccorso è l’ambiente ideale per esprimersi al meglio e quanto accaduto ieri ne è la chiara testimonianza. Menzione speciale merita il presidente, il dottor Lanari, competenza ma soprattutto passione al servizio di una realtà calcistica cresciuta in maniera esponenziale nel corso degli anni grazie soprattutto al suo operato. Questo trionfo è soprattutto suo. La partita è stata condotta prevalentemente dai biancocelesti, che hanno dimostrato fame ed organizzazione sin dalle prime battute. Francesco Farsi, complici le assenze per squalifica di Pinazza ed Urbani, è costretto a modificare l’assetto, ripiegando sul 4-3-3 con Nikolla ad occupare il ruolo di regista nel centrocampo a tre voluto dal tecnico per sopperire a queste defezioni. Dall’altra parte Montecucco, che ha fallito il bis dopo la vittoria del 2013 con il Torgiano, ha risposto con un più prudente 4-4-2, con la coppia Di Giuseppe – Catani davanti. Va sottolineato che il primo non era al meglio e sarà costretto ad uscire nell’intervallo per infortunio. A completare il quadro degli assenti Pica e Nofri Onofri squalificato. Due gli uomini decisivi per il Ventinella: il centravanti Regnicoli, che al 26′ ha sbloccato la partita con un colpo di testa sugli sviluppi di una punizione di Nikolla, dimostrandosi il terminale offensivo ideale, e Ciccone, giovane del 1998 che ha inferto la mazzata finale all’Angelana, superando con un cucchiaio Rossi in uscita. Ad un quarto d’ora dalla fine Catani prova a riaprire la contesa ma inutilmente, visto che il risultato non cambierà più. Anzi, i giallorossi sono costretti a chiudere in dieci per il rosso diretto a Melillo a causa di un colpo proibito inferto a Regnicoli a palla lontana segnalato dall’assistente. Dopo 5′ di recupero i 200 tifosi giunti a Foligno possono esultare: il nome della loro squadra viene iscritto per la prima volta nell’albo d’oro di questa importante manifestazione. La delusione è tutta sul volto del tecnico degli assisiati Andrea Montecucco: “Siamo molto dispiaciuti per i tifosi, abbiamo dato veramente tutto. A me personalmente dispiace per i ragazzi, perché abbiamo lavorato dieci giorni in previsione di questo appuntamento. Sapevamo di dover incontrare una squadra forte, il primo tempo non mi è piaciuto perché ho visto troppa tensione da parte di tutte le squadre. Poi abbiamo fatto una bella ripresa dovendo recuperare, ma l’infortunio di Di Giuseppe ci ha tagliato definitivamente le gambe. Ha preso una botta in allenamento, ci ha provato fino all’ultimo ma poi non ce la faceva più e l’ho dovuto togliere. In ogni caso non voglio star qui a recriminare perché chi ha giocato ha dato veramente tutto e merita i miei complimenti”. La parola poi al presidente del Ventinella Lanari, che rimanda i propositi di addio a fine stagione: “Prima dobbiamo salvarci, poi vedremo. Comunque veramente un gran bel traguardo, che quando lo raggiungi pensi che più di così non puoi veramente fare. Credo di essere arrivato al top non per meriti miei ma di questi ragazzi, pertanto dovrò rifletterci bene. Gli spareggi nazionali? Accontentiamoci di questo”. Infine mister Farsi, al suo primo importante successo in carriera: “Direi che è arrivato abbastanza presto visto che è solo il terzo anno che alleno in Eccellenza. E’ una grossa soddisfazione soprattutto perché quest’obbiettivo lo abbiamo dichiarato sin dall’estate. Brava la società che mi ha avallato in questo e di questi ragazzi che sono stati straordinari”. Su Regnicoli, autore di un gol e un assist: “Per me è un intoccabile”. Parlando infine di Ciccone, che ha messo la firma sul trionfo: “Ha fatto un gran gol anche lui e ha regalato una gioia che non si sa se a Ventinella potrà ripetersi. Spero ovviamente di sì e non penso che il presidente mollerà altrimenti molla tutta la società”. Una vittoria cercata, voluta e ottenuta da quella che più che un team calcistico è una vera e propria famiglia. Con questo spirito la D non può certo ritenersi un miraggio.

 

ANGELANA – VENTINELLA 1-2

ANGELANA (4-4-2): Rossi; Taccucci (43′ st Guzzoni), Fuscagni, Melillo, Galassi; Dida (39′ st Baglioni), Cecchetti, Baratteri, Sisani; Catani, Di Giuseppe (1′ st D’Ambrosio). A disp.: Di Prisco, Paparelli, Bakoko, Affricani. All.: Montecucco
VENTINELLA (4-3-3): Zucconi; Minelli, Fiorucci, Battaglini , Lancetti; Gazzani, Nikolla, Bagnetti; De Luca, Regnicoli, Ciccone. A disp.: Lenzi, Biagiotti, Ragni, Priore, Burzigotti. All.: Farsi
ARBITRO: Melis di Perugia
MARCATORI: 26′ pt Regnicoli (V), 18′ st Ciccone (V), 31′ st Catani (A).
NOTE: espulso al 46′ st Melillo (A) per scorrettezze. Spettatori 400 circa equamente ripartiti. Ammoniti: Galassi, Fuscagni, Fiorucci, De Luca. Recupero: pt 1′, st 5′.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.