Foligno, l’auspicio di Arcipreti: “Imperativo riconquistare la piazza”

Quattro punti in cinque partite. Una media da retrocessione. Non erano certo queste le aspettative del Foligno, a cui non è bastato nemmeno il cambio di allenatore per scongiurare l’ennesimo ko di quest’inizio di stagione. E’ toccato ad Alvaro Arcipreti, da poco insediatosi alla direzione dell’area tecnica, fare il punto della situazione in un’intervista al Giornale dell’Umbria: “L’aspetto che voglio sottolineare in questo momento è che piangersi addosso su quello che è successo domenica e nelle prime giornate è sbagliato. La realtà dei fatti è questa, con il Foligno che è ultimo in una classifica comunque cortissima, e ognuno di noi, nel suo preciso ruolo, deve impegnarsi per risollevare la situazione. Io e il tecnico Battistini siamo arrivati per dare una sterzata e siamo convinti che sia stata una scelta giusta. C’è la voglia e la professionalità per risalire”. L’obbiettivo principale è risollevare l’animo di una tifoseria depressa a seguito di un avvio di campionato non certamente all’altezza, culminato con l’ultimo posto in graduatoria: “Dobbiamo riconquistare Foligno. Giustamente adesso i tifosi sono avviliti, anche arrabbiati visto che ci si aspettava tanto in questa annata. Da loro non possiamo più pretendere nulla. Siamo noi che dobbiamo riportarli all’entusiasmo che c’era un mese fa. Come? Dobbiamo da subito fare risultato, già a Gavorrano, per risollevare anche il morale collettivo. Foligno è una piazza che ho affrontato tante volte e la conosco bene. In passato, quando ero a Gualdo e Orvieto, ricordo tante battaglie contro la squadra bianco-azzurra di Marini e mi è rimasta impressa la grande partecipazione del popolo folignate: la gente era un tutt’uno con i giocatori, la società e l’allenatore. C’era grande identificazione. Questo pubblico in Serie D non ha paragoni e siamo noi adesso a doverli riportare dalla nostra parte. Vorrei ricreare quel clima che ho visto tante volte da avversario, con numeri importantissimi anche in trasferta. Poche chiacchiere, bisogna fare i fatti ora. Stiamo zitti e cambiamo tutto a livello di risultati e prestazioni. Se riusciamo a riconquistare la piazza potremmo avere dalla nostra davvero un’arma in più su cui nessuno, a parte forse il Gubbio, può contare nel girone”. L’avversario di domenica sarà il Gavorrano, con il quale il Falco in casa dei toscani ha una tradizione nettamente sfavorevole (1-1 in Seconda Divisione nel 2012/13 e sconfitta 1-0 lo scorso anno nei due precedenti disputati). A riguardo il dirigente biancoazzurro a un’idea ben precisa: “Meglio affrontare un avversario forte così da poter vedere di che pasta siamo fatti realmente”. Già, perché in momenti come questi tirare fuori gli attributi è fondamentale

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