Orvieto Fc, parla il portiere goleador Dominici: “Qui mi sento al centro del progetto”

ORVIETO – E’ probabilmente il giocatore, di tutti i settori dell’Orvieto Fc, che nel fine settimana appena passato ha fatto più parlare di sé, un po’ perché il suo gol ha significato la vittoria contro la Nuova Gualdo Narni al 94’, un po’ perché nel calcio a 11 chi fa il portiere non è proprio avvezzo a buttarla dentro, doveroso, quindi conoscere un meglio Riccardo Dominici, portiere dell’Orvieto Fc di mister Pelucchi.

Partiamo proprio dal gol…

“E’ arrivato sugli sviluppi di un calcio d’angolo – racconta Riccardo Dominici – sulla bandierina va Roberto Filippi, la palla finisce sui piedi Luigi Sciulli, che la rimette al centro dove, al momento giusto, e al posto giusto c’ero io, che di piatto destro l’ho messa dentro. Diciamo che è stato un gol provvidenziale, visto che appena 30” prima abbiamo rischiato la beffa, in quanto loro hanno colpito una traversa incredibile”.

La vittoria era nel vostro destino sabato…

“Doveva esserlo, venivamo da un momento no, in cui abbiamo racimolato un punto in due gare, e quindi dovevamo vincere a tutti i costi, tanto è che il mister, profeticamente, nel discorso pre gara ha detto che questa partita andava portata a casa, a qualsiasi costo, anche con un gol del portiere (testuali parole, ndr)”.

Riccardo, come è iniziata la tua avventura all’Orvieto?

“Sono arrivato in estate insieme a David Bonino, Gabriele Pepe e Roberto Filippi. Tutti ex compagni di squadra al Ciconia Calcio. Sono stato contattato dal diesse Danilo Picchialepri, con il quale ho stretto subito un ottimo rapporto, e non ho esitato un attimo a sposare la proposta che mi ha presentato, rifiutando diverse chiamate, anche da categorie superiori”.

Cosa ti ha spinto ad accettare l’Orvieto FC?

“Sicuramente il fatto di scegliere di diventare un elemento di questa nuova società, ambiziosa, e al centro di un progetto che comprende diverse realtà, come il settore giovanile, il calcio a 5 e calcio femminile. Ovviamente anche la possibilità di giocare in un nuovo impianto sportivo importante, che speravo riuscisse a completarsi entro la fine di questa stagione, ma purtroppo la parte burocratica ha rallentato i lavori. Inoltre, dal punto di vista tecnico ho trovato subito un allenatore bravo ed esperto come Carlo Pelucchi, ed è bastato davvero poco per capire che saremmo andati d’accordo”.

Quale era l’obiettivo con cui partivate questa estate, e soprattutto, siete in corsa con esso?

“L’obiettivo di iniziò stagione era semplice, migliorare il piazzamento dello scorso anno, quindi entrare di diritto nelle prime 4-5 posizioni e giocare i play off. Le carte erano tutte in regola. Confermata l’ottima rosa storica e innestando 5-6 elementi che potessero allungarla c’erano tutti i presupposti per fare bene. Quindi per il momento, direi che sì, stiamo confermando ciò che la società si era prefissata. Inutile negare che ad un certo punto l’asticella si era alzata visto che abbiamo sempre bazzicato tra le prime due posizioni”.

Poi ad un certo punto c’è stato il calo…

“Forse questa troppa pressione ha, in alcuni momenti, destabilizzato l’ambiente andando a caricare troppo le responsabilità di alcuni e purtroppo quando ci si è presentata la possibilità di affondare il colpo e consolidare la testa della classifica abbiamo ceduto. Ma questo non ci ha abbattuto, infatti quando ci davano tutti per morti e pronti a farci il funerale, abbiamo tirato fuori il coniglio dal cilindro: come la vittoria a Castello o il mio gol al 93’ di sabato scorso”

L’Orvieto Fc è sempre viva quindi..

“Noi non ci arrendiamo finché non sarà la matematica ad imporcelo. E questo deve essere il messaggio da inviare a chi sta combattendo per il titolo in vista di queste ultime 4 gare! Chi ha intenzione di vincere il campionato deve sputare sangue fino all’ultima giornata. Perché noi ci siamo.”.

Il tutto nonostante le varie difficoltà, che però portano anche a belle soddisfazioni…

“Va ricordato che stiamo compiendo un mezzo miracolo, visto che non abbiamo “casa”, giochiamo a Lubriano, in un campo splendido ma lontano dal nostro habitat, e quindi in casa praticamente siamo in campo neutro. Poi ci sono, ovviamente, gli avversari, noi siamo un gruppo di amici, dove nessuno percepisce un minimo di rimborso spese, mentre in altre realtà del nostro campionato non è così”.

Per finire una dedica per il gol…

“Dedico il gol, inaspettato e incredibile a tutti i miei compagni, al mister, a Diesse Danilo, a chi ci accompagna e ci segue ovunque, in casa e in trasferta alla mia famiglia e ai miei amici della Blackilist!”.

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