Perugia, alcune riflessioni sotto l’albero: ecco perchè bisogna crederci…

Siamo quasi arrivati al giro di boa di questo tormentato campionato per quelle che sono state le vicissitudini estive ed è possibile stilare un primo bilancio di questa prima parte di stagione. Il giudizio? Sostanzialmente positivo: dopo un avvio difficile la squadra, grazie soprattutto al lavoro di Alessandro Nesta e di uno staff di primo livello (basti pensare all’arrivo del prof. Vaccariello, che fino allo scorso anno era addirittura all’Atalanta) si è rimessa in carreggiata vivacchiando in zona playoff. Si può sognare? Di seguito la risposta.

Perchè puoi crederci? La prima ragione che viene in mente è l’identità di squadra. Era difficile pensare di poterla trovare in un tempo relativamente breve. Le giustificazioni erano più che comprensibili: il mercato portato a termine in ritardo e il ritiro fatto con la Primavera, che ha di fatto rallentato la crescita della squadra. Ora però è tutto alle spalle: i risultati non sono tardati ad arrivare e alcune vittorie con squadre sulla carta più forti come Crotone e Pescara autorizzano quantomeno ad aumentare l’autostima. Secondo motivo: il gioco espresso. Nesta è stato bravissimo a trovare un modo di giocare a questi ragazzi, che hanno iniziato ad esprimere il meglio del loro potenziale (un chiaro esempio Verre, che ha segnato 6 gol in pochissime partite). La circolazione di palla è piuttosto fluida e le occasioni fioccano, segno che la mentalità è quella giusta.

Dove migliorare? In tutte queste situazioni positive c’è però il rovescio della medaglia. Se davvero si vuole puntare alla serie A, a prescindere dai rinforzi che dovranno per forza di cose arrivare, bisogna prima di tutto sfruttare le occasioni che capitano, visto che in B difficilmente certi errori vengono perdonati. In secondo luogo bisogna commettere meno errori in difesa: facile a dirsi ma ci sono delle responsabilità precise specie sul gol del primo pari del Cittadella. Terzo, non staccare la spina e farsi schiacciare. C’è la sensazione che a centrocampo manchi la giusta fisicità in alcuni momenti della partita. Risolti questi problemi questo Perugia può davvero sognare in grande.

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