Perugia, Bisoli: “Non vogliamo fermarci, peccato per le assenze”

Perugia – Cagliari, una partita che serve per confermarsi dopo il successo nel derby ma anche una partita che giocoforza per Pierpaolo Bisoli non può certo essere considerate come tutte le altre. L’allenatore del Perugia ha infatti trascorso con la casacca dei sardi sei anni, ottenendo i migliori risultati della storia del club dopo lo scudetto del 1970 conquistato dallo squadrone di Gigi Riva e sicuramente un po’ di emozione in lui ci sarà. Soltanto all’inizio però, perchè l’obbiettivo è conquistare i tre punti. “A Cagliari sono diventato calciatore, i miei figli sono nati là e ho raggiunto la semifinale Uefa. Ma anche la parte di allenatore è stata positiva nonostante non sia finita bene; forse ho pagato la scelta di aver voluto tenere Nainggolan. C’era una squadra che gli ha offerto una cifra grossa ma non dico quale. Ne sono però uscito a testa alta. Comunque io devo vincere per il Perugia e il tifosi. Non devo stravolgere nulla e devo essere bravo a sbagliare il meno possibile. Non dovremo farli ragionare e dargli la possibilità di giocare uno contro uno anche perchè al primo errore ti castigano. Co vorrà grande intensità dall’inizio alla fine, magari ripetendo la prova contro il Cesena”. Tornando poi sulla vittoria di sabato: “Vincere a Terni ci ha dato un grande entusiasmo e sono sbalordito da come ci hanno accolto i tifosi. Abbiamo giocato meno bene di altre volte ma abbiamo pulito le palle sporche nel migliore dei modi. Sono rammaricato solo di aver perso due giocatori e perchè potevamo trovare un equilibrio importante. La condizione atletica è ottima; anche Ardemagni inizia ad essere brillante e lo di dimostra il fatto che avrebbe potuto segnare almeno tre reti. Il ritmo sarà importante: se non riusciamo a tenerlo usciamo con le ossa rotte”. La novità di formazione sarà sostanzialmente una: “Giocherà sicuramente Zebli titolare e dovrò essere bravo a proteggerlo. Sono rimasto stupefatto a chi gli ha dato 5, per me ha fatto una partita straordinaria. La cosa più bella è aver visto lui e Drole esprimersi come dei veterani in situazioni intricate”. Fabihno va verso la conferma: “Con me giocherebbe sempre perchè è tra i pochi a saper accendere la partita e crea attenzione alla difesa avversaria. Si sacrifica anche, visto che ha fatto una rincorsa di circa sessanta metri per poi dirmi che non ne aveva più”. Nessuna gerarchia prestabilita: “Valuto settimanalmente i giocatori. Per il Perugia bisogna far tutto e io disegnerei anche le linee se necessario”. Chiusura su alcuni presunti limiti caratteriali: “A volte sono scontroso ma fa parte di me. Non credo di essere presuntuoso”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.