Perugia, Casale e Nocchi non vedono l’ora: “Qui per crescere ancora”

Altro giro altra presentazione nella sala stampa del Museo del Grifo. Dopo il bagno di folla di 24 ore fa per il volto più atteso, cioè Filippo Falco, oggi è toccato a due elementi di sicuro avvenire, il portiere Timothy Nocchi, proveniente dalla Juventus, e il difensore Nicolò Casale, che invece arriva dalle giovanili dell’Hellas Verona.

Una trattativa assai veloce quella per Nocchi, originario di Rosignano (Livorno): “E’ durata una settimanetta, dopo che è andato via Elezaj. In quel caso il Perugia si è fatto avanti. Per me è una grande opportunità, non pensavo di tornare in B così presto. Sono orgoglioso di essere qua, spero di dimostrare che posso starci”. Per quanto riguarda il ruolo di primo o secondo nessuna fretta: “Antonio è un gran portiere, il mio compito è quello di adattarmi e cercare di meritarmi di più”. Nel corso della sua carriera Nocchi è stato spesso aggregato alla prima squadra juventina, e il giocatore con cui ha legato di più è stato Giorgio Chiellini, viste e considerate soprattutto le origini in comune: “Avevo 16-17 anni, c’erano tre portieri e quando uno si infortunava subentravo io. Con Giorgio ho fatto diversi viaggi”. Il nuovo vice Rosati era soprannominato Batman: “E’ dai tempi della Carrarese che mi chiamavano così. Quello per me fu un periodo importante perchè mi lanciò in cadetteria”. Nessun modello in particolare: “Mi piace vedere portieri diversi, come l’elasticità di Julio Cesar e il modo di stare in porta di Neuer”. Quanto può pesare la storia del Perugia? “Ribadisco che sono orgoglioso di essere qua. I sacrifici che si fanno spesso e volentieri portano bene. Questa maglia per me è motivo di orgoglio”.

Ecco quindi il turno di Nicolò Casale, che non è proprio un estraneo in fatto di prime squadre: “A gennaio sono spesso stato aggregato con l’Hellas e ho avuto la possibilità di crescere con giocatori di livello. Mi sono veramente trovato bene”. A differenza del compagno il giovane difensore ha un giocatore preciso a cui si ispira: “E’ Bonucci, a cui somiglio per caratteristiche. Mi piace molto partire dal basso”. Ci sarebbe la disponibilità a giocare da terzino, anche se “il mio ruolo è il centrale – ammette Casale – ma se serve sono pronto. Come caratteristiche sono statico, nelle amichevoli ho giocato al centro della difesa”. La preparazione ha avuto qualche intoppo: “Le partite finora le ho giocate quasi tutte, poi ho avuto un problema di pubalgia e mi sono dovuto fermare. Ora sto meglio e spero di continuare così”. Anche nel centrale veronese le aspettative per questa nuova avventura sono tante: “Onestamente non mi attendevo questa richiesta. La storia l’ho scoperta qui al museo. Spero per me sia la piazza giusta per crescere”.

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