Perugia, recupero contro il Brescia il 6 marzo alle 18. Goretti: “In queste cinque – otto partite capiremo chi siamo”

C’è finalmente la data del recupero di Perugia – Brescia, il match di campionato saltato martedì scorso a causa del ghiacchio e della neve che ha attanagliato l’Umbria e buona parte d’Italia in questi ultimi giorni. Si giocherà martedì 6 marzo alle ore 18.

Tuttavia il pensiero dei Grifoni è rivolto alla partita di Vercelli, nella quale sarà obbligatorio il riscatto dopo l’1-5 subito all’andata. A parlare per l’occasione il direttore dell’area tecnica Roberto Goretti, che sostituisce Roberto Breda nella conferenza pre partita. Il dirigente apre esprimendo un certo rammarico per lo slittamento di una settimana del match contro le Rondinelle: “Avrei preferito si fosse giocato, ma le condizioni erano proibitive. Quando non si gioca, guardando la classifica è come se si perdesse”.

Sabato la Pro Vercelli, avversario che evoca ricordi sgraditi: “Allerta meteo? Non ci risulta, in quanto le previsioni hanno messo pioggia. La vedo come una partita molto molto difficile, al cospetto di quella che ritengo una buona squadra, ben allenata. Soltanto vedere il nome mi fa pensare al mal di stomaco dell’andata. Da quando sono nato soltanto due volte il Perugia ha beccato cinque gol in casa. È stata una partita brutta, ma che dobbiamo ricordare in quanto dalle grandi sconfitte dobbiamo prendere tutto il possibile. Che partita ci aspetta sabato? Come detto molto complicata, su un campo tra i peggiori della B, anche se loro non la pensano così. Mi auguro che la squadra sia pronta e reagisca alle difficoltà”.

Sull’obbiettivo finale Goretti taglia corto: “Ad oggi non penso a niente. Nel girone di andata a questo punto in cinque gare non abbiamo fatto punti. Per ora è una stagione di alti e bassi continui. Abbiamo terminato l’andata zoppicando, poi nel ritorno abbiamo totalizzato 13 punti in 6 gare. Che Perugia e adesso? Direi prudente e speculativo. Credo che la nostra sia una squadra forte, ma con grandi debolezze. In queste cinque otto partite vedremo se prevarrà la forza o la debolezza. Voglio mandare un messaggio: si sentano tutti messi alla prova perchè in questo periodo dobbiamo capire chi siamo”.

Quale può essere il Perugia ideale? “Andrebbe trovato un compromesso: deve restare la fase dfensiva, che sta funzionando molto bene, e bisogna migliorare quella propositiva. C’è bisogno di un’evoluzione poichè arriveranno delle partite che gli avversari ci lasceranno il pallino del gioco in mano. Bisognerà inoltre mantenere quello spirito di collaborazione che in queste ultime partite la squadra ha dimostrato di avere”.

Diamanti ancora non ha esordito in biancorosso: “L’ho visto bene fisicamente. Non dobbiamo sovraccaricarlo di responsabilità perchè sono cinque mesi che non fa una partita. Serve la giusta aspettativa. Ha portato emtusiasmo e un miglioramento tecnico e comportamentale. Non deve guardare al passato, ma tenere gli occhi rivolti al futuro”.

Si torna sul blitz di Frosinone: “Dal punto di vista del risultato è un grandissimo colpo. Dobbiamo però essere oggettivi, nei primi 40′ loro hanno fatto una grande gara e dimostrato che tra le due squadre un po’ di differenza c’è. Bravi noi a tenerla in equilibrio e a vincerla”.

Sul mercato di gennaio: “I ragazzi arrivati a gennaio si sono inseriti. Sapevamo che avrebbero potuto aiutarci. Credo che abbiamo posto le basi per il futuro”.

La mano di Mazzantini si è subito fatta sentire: “Va ad ampliare lo staff tecnico. Avevamo questa idea da tempo. Pensavamo potesse darci quel qualcosa in più e lo abbiamo unito alla nostra famiglia”.

Infine, un auspicio per il futuro: “Mi auguro che si possa continuare a fare bene. Penso sempre che le squadre che in B non si evolvono tendono a rimanere ferme. Inevitabilmente per migliorare bisogna cambiare qualcosa. Va cercato qualcosa di nuovo sempre, anche se di poco”.

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