Rugby, salta la prima di campionato per le Donne Etrusche

Il campionato di rugby serie A femminile è alle porte e sale l’attesa tra le fila delle Donne Etrusche Rugby, squadra della società Rugby Perugia. Le ragazze di coach Villanacci dovranno però aspettare una settimana in più rispetto alle altre squadre del girone 2 per scendere in campo: la prima di campionato, infatti, in programma domenica 7 ottobre contro le Sirene del Golfo, è saltata a causa del ritiro della formazione napoletana dal campionato di massima serie. Perugia avrà comunque la sua dose di rugby alle 13:30 al campo di Pian di Massiano quando l’Under 18 maschile del Cus Perugia Rugby si scontrerà contro il Romagna Rugby. Esordio nella stagione 2018/2019 rimandato a domenica 14 ottobre, dunque, per le Donne Etrusche (contro Cus Pisa) che nel frattempo hanno anche un nuovo capitano, Francesca Roggi. “È una grande soddisfazione a livello personale – ha affermato Roggi – anche se sarà difficile sostituire Mirjam Keller che, con la sua esperienza e grinta, ha mandato avanti questo progetto nato ormai da tre anni. Ci stiamo allenando con costanza per affrontare al meglio la stagione”. Donne Etrusche Rugby, infatti, è un progetto nato dall’unione di diverse società sportive che sono confluite in un’unica realtà, per permettere alle atlete di disputare il campionato di serie A.

“L’obiettivo del progetto – ha dichiarato Roggi – è stato fin dall’inizio il fulcro di coesione tra le giocatrici. Il confrontarsi con diverse realtà ha spinto le ragazze a impegnarsi sempre di più per guadagnarsi il posto in campo perché, essendo tante, non era più assicurata la maglia con i primi quindici numeri. D’altra parte, dopo tre anni di duro lavoro, tutte le mie compagne continuano a dimostrare che il giocare insieme va oltre la distanza”. E sul ritiro de Le Sirene del Golfo Roggi ha aggiunto: “Questa notizia fa molta tristezza perché, nonostante ci sia la gran voglia di giocare da parte delle napoletane, queste non sono riuscite a trovare un numero di giocatrici sufficiente a poter disputare il campionato. Viviamo questa realtà soprattutto noi del girone centro-sud, che rimane sempre povero di giocatrici. Anche noi a volte ci dobbiamo confrontare con delle trasferte lontane cui molte giocatrici devono rinunciare per motivi lavorativi”. Sul ‘valore’ del rugby come sport Roggi non ha dubbi: “Molte ragazze hanno il timore che il rugby sia uno sport dove ci si fa solo male. Invece dà lezioni di vita, trasmette principi veri e sani, come il sostenere sempre il compagno. Non per ultimo è molto divertente. Dare il cento per cento in ogni partita è una soddisfazione sia a livello fisico sia mentale. Il nostro obiettivo è lavorare nelle scuole per far conosce il rugby non solo come sport ma anche come stile di vita”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.