Sir Safety, Atanasijevic ancora non ci crede: “Che spettacolo”

Questa volta il day after è più dolce che mai. È un 25 aprile di meritato riposo per la Sir Safety Perugia, che ieri ha staccato il biglietto per la finale scudetto di Superlega. Da domani sotto a preparare l’ultimo atto, che inizierà domenica prossima a Modena o Trento (oggi di gioca gara 4). Ma intanto un passo indietro è doveroso, con i protagonisti della straordinaria serata di ieri che hanno ancora in mente lo spettacolo offerto ieri dai seimila del Palaevangelisti. “È stato più di uno spettacolo!”, assicura un raggiante Aleksandar Atanasijevic. “Non ho mai giocato in una atmosfera come ieri davanti a tutta quella gente che ha cantato tutta la partita. Di fronte al nostro pubblico non si può perdere. Sono contento che siamo andati in finale, Perugia merita questa finale. Abbiamo dimostrato che siamo una squadra, che sappiamo giocare a pallavolo e che non abbiamo paura delle pressioni. Con questo gioco in finale ce la giochiamo. Voglio fare un passo avanti rispetto a due anni fa quando la finale la perdemmo e poi Perugia è l’unica squadra che negli ultimi tre anni ha giocato due finali (in realtà non è così, lo farà anche una tra Modena e Trento, ndr), quindi vuol dire che siamo forti”. A fargli eco Emanuele Birarelli, autore di un’altra prova mostruosa: “Grandi meriti di tutta la squadra, che ha faticato e lavorato tanto in palestra. Fino a metà stagione non raccoglievamo, ora lo stiamo facendo Siamo stati bravi a superare le difficoltà della serie dei quarti con Verona ed ora festeggiamo l’ingresso in finale. Lo sport è così, alle volte superare momenti difficili ti rafforza e ti fa fare lo step di cui hai bisogno. La cosa più bella è aver centrato il traguardo davanti a questa gente. Ed è il motivo per cui uno come me è venuto a giocare in una piazza come Perugia, per continuare a giocare queste partite, quelle che ti ricordi e che il pubblico si ricorda. Ieri sera è stato fantastico, avere un palazzetto così anche per gli avversari comincia ad essere complicato. E sono felice anche per la qualificazione in Champions League, cosa importante e prestigiosa per la società e per noi giocatori”. Un’intera città sogna ad occhi aperti e non si vuole affatto svegliare.

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