Foligno, c’è da ripartire da zero e non solo nella squadra

Che Gianluca Ius e Massimo De Santis, insediatisi da qualche settimana alla guida della squadra, avessero un compito tutt’altro che facile era chiaro sin dall’inizio ma la realtà rischia di superare l’immaginazione. C’è infatti da mettere mano alle strutture di cui i calciatori biancoazzurri devono usufruire nel corso della stagione, sia per quanto riguarda le gare casalinghe che gli allenamenti. Ci riferiamo ovviamente allo stadio Enzo Blasone e il centro sportivo Campo Di Marte, che stando ad alcune foto pubblicate da un tifoso su Facebook verserebbero nell’abbandono più totale. Ma, entrando nel dettaglio, il manto erboso del Blasone, sempre fotografie alla mano, si trova in una condizione tutt’altro che edificante, essendo nella sua quasi totalità secco. Inoltre non  sarebbero ancora state riattivate le utenze, necessarie anch’esse per ridare vita all’impianto e per far fronte a questa delicata situazione è previsto per domani un incontro con Ius per discutere della situazione dello stadio e della convenzione da attuare. Passando ora al “Campo Di Marte” la faccenda si farebbe ancor più delicata, in quanto durante il sopralluogo effettuato nei giorni scorsi il neo tecnico Guazzolini avrebbe riscontrato che addirittura mancherebbe il materiale necessario per svolgere gli allenamenti e quel poco che è presente è pressoché inutilizzabile. Il materiale tecnico è invece inesistente. Dopo i molti patemi della stagione passata quella futura non sembrerebbe iniziare sotto una buona stella: i nuovi proprietari sono riusciti nell’impresa di mantenere la squadra in serie D ma il prossimo campionato rischia di partire in salita e non solo per motivi tecnici. Poi è chiaro che il campo può smentire tutto ma le premesse non sembrano davvero essere delle migliori.

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