Ternana, salto ancora rimandato: il Vicenza espugna il Liberati

SECONDO TEMPO – Non riesce alla Ternana l’obbiettivo di prolungare la striscia positiva. Il Vicenza si impone 2-1 al Liberati ottenendo la seconda vittoria di fila. Pierpaolo Bisoli si conferma così bestia nera delle Fere. E dire che i rossoverdi al 50′ erano riusciti a pareggiare, autore Petriccione che ha infilato la porta di Benussi con un tocco pregevole. A 3′ dallo scadere del tempo regolamentare il patatrac: Zanon atterra Urso e per l’arbitro è rigore. Batte Pucino e segna. Nel recupero espulso Di Noia per doppio giallo. Finisce cosi 2-1 per i Veneti che prendono ulteriormente fiato.

PRIMO TEMPO – La Ternana è sotto di un gol alla fine del primo tempo. Decide il gol segnato al 22′ da un ex, Giacomelli, che ha saltato nell’uno contro uno Zanon prima di depositare la palla nel sacco con un tiro a giro. Le Fere poi hanno provato a reagire, creando due buone occasioni con Palombi prima (colpo di testa debole su cross di Germoni) e con Di Noia poi (tiro a giro debole dal limite su scarico di Avenatti. Berici in vantaggio quindi con il minimo sforzo e servirà un’accelerata quanto meno per riequlibrare il confronto.

TERNANA (4-3-1-2): Aresti; Zanon, Valjent, Masi, Germoni; Defendi, Petriccione, Di Noia; Falletti; Palombi, Avenatti. (Di Gennaro, Contini, Sernicola, Meccariello, Bacinovic, Di Livio, Battista Surraco, Dugandzic). Allenatore: Carbone.

VICENZA (4-2-3-1): Benussi; Zaccardo, Adejo, Esposito, Pucino; Urso, Rizzo; Vita, Giacomelli, Fabinho; Galano. (Dani, Zironelli, Bianchi, Bogdan, H’Maidat, Smith, Zivkov, Orlando, Cernigoi). Allenatore: Bisoli.

Contro un Vicenza falcidiato dalle assenze la Ternana vuole cogliere l’attimo. Quattro risultati utili consecutivi sono stati utili per allontanare la zona rossa, ma vietato distrarsi, perchè in B basta un solo passo falso per ripiombare nel baratro o ad un passo da esso. Carbone sceglie a centrocampo Di Noia, che vince il ballottaggio con Bacinovic. Per il resto formazione confermata. Bisoli, autentica bestia nera delle Fere, sceglie il 4-2-3-1, con Vita, Giacomelli e l’ex Perugia Fabinho alle spalle di Galano, centravanti atipico. Manca infatti Raicevic e il tecnico dei berici si ritrova di fatto senza prime punte  di ruolo.

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