Ternana, De Canio: “Mettiamoci alle spalle il derby. Montalto? Nessun problema”

Smaltita la sbornia del derby altro delicatissimo scontro per la Ternana, che attende in un Liberati che si preannuncia vestito a festa il Pescara. Vincere rilancerebbe definitivamente le Fere non solo per i playout, ma anche per la salvezza diretta. Lo sa bene mister Gigi De Canio, che predica calma nonostante il momento di difficoltà vissuto dagli abruzzesi.

Aspetto confortante che il gruppo abbia reagito alla giusta maniera: “Devo dire che non è stato faticoso riportare tutti alla realtà e capire che è stato vissuto tutto nel modo giusto. Avevo già detto che per noi era importantissimo fare risultato perchè siamo condannati a fare quello, era importante l’approccio alla gara in quanto tale, e ho sempre pensato che l’equilibrio sia l’aspetto più importante per una squadra di calcio, mettersi alle spalle sconfitte e vittorie, e prepararsi alla prossima. Noi comunque siamo penultimi e abbiamo bisogno di continuare a vincere, e per fare questo dobbiamo essere ferocemente concentrati sempre. Ci tengo a sottolineare un aspetto: è vero che il Pescara adesso è in una posizione non ottimale, ma assolutamente bugiarda per quelli che sono i valori, sono stati costruiti con altre ambizioni, con tradizioni importanti ed è in grado di esprimere un calcio bello, propositivo ed efficace. Li considero alla stregua di Parma e Palermo”.

A colpire il tecnico il match di Vercelli, seppur perso: “Ho analizzato attentamente questa partita, che ha visto il Pescara creare anche in dieci le premesse per vincere, poi hanno concesso e hanno preso il secondo e il terzo gol dopo averla riacciuffata. Giocano con il 4-3-3, modulo che conoscono bene in quanto lo hanno fatto con Zeman, e visto che hanno gli uomini adatti continuano a farlo. Per me quello che conta è come la mia squadra affronterà la gara mentalmente, come approccio. Noi abbiamo giocato un po’ in tutti i modi da quando sono arrivato, ma questo è servito per creare nel gruppo una consapevolezza che in qualsiasi modo si va in campo si deve cercare la vittoria, anche modificandoci a partita in corso. A Perugia pensavamo di poter fare bene come ci eravamo disposti, poi siamo andati sotto, abbiamo cambiato e siamo venuti a capo della partita. Sotto questo profilo io inviterei tutti a non soffermarsi tanto sul modulo, quello che conta è l’approccio alla gara”.

I cambiamenti in positivo in quest’ultimo periodo sono stati evidenti: “I ragazzi hanno una convinzione migliore e la sicurezza di quello che fanno. Oggi è una squadra che si sente più squadra, che non vive solo di individualità, ma che le valorizza all’interno del gruppo, e che tutta insieme cerca di fare bene”.

Sugli infortunati: “Montalto? Non sapevo nemmeno si fosse fatto la contusione. Ora sta bene ed è convocato. Sala? Sta facendo allenamento personalizzato, decideremo all’ultimo se impiegarlo o meno, non correndo rischi di perderlo per un lungo periodo. Abbiamo due ragazzi che scalpitano per dare il proprio contributo”.

De Canio fa poi sfoggio di modestia: “Merito mio se il Liberati sarà pieno? No, mi porto solo dietro un percorso professionale di un certo livello. Non sono l’ultimo arrivato sotto questo punto di vista, ma va ricordato che sono sempre fondamentali i calciatori, e se non mi avessero dato tutta la disponibilità che invece hanno dato, tutte le mie proposte non avrebbero trovato risposta. LA mia esperienza l’ho messa al servizio loro, con il mio entusiasmo e la mia passione, e loro hanno risposto bene. Il merito è per lo più il loro, e forse non ho avuto mai un gruppo che si è messo a disposizione come questo, e ne sono molto felice. Se i tifosi tornano al campo ci riempie di orgoglio, ma è il primo step di questa squadra che ha riaperto la speranza, ma conta sempre l’obiettivo finale”.

Un metodo che i giocatori sembrano apprezzare al meglio: “Sono migliorati tantissimo, soprattutto nella gestione della palla. Vedendoli sia in partita che in allenamento sono meno teso e arrabbiato, devo correggere meno dettagli. In più, con i miglioramenti dei vari Angiulli e Carretta, c’è più concorrenza interna e questo non può che essere positivo”.

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