Ternana, Ranucci parte all’attacco: “Non siamo disposti a farci calpestare da nessuno”

La decisione di chi crede di essere nel giusto. Così la Ternana, all’indomani della sentenza che ha riabilitato nella graduatoria dei ripescaggi società che si erano macchiate di aver commesso illeciti amministrativi come Novara e Catania, ha deciso di alzare la voce. Il presidente Stefano Ranucci, accompagnato dai legali della società Fabio Giotti e Stefano Proietti, ha indetto una conferenza stampa presso l’Hotel Elite di Cascia, sede del ritiro precampionato, per manifestare la massima vicinanza ai tifosi e alla squadra guidata da Gigi De Canio (che tra l’altro oggi ha potuto abbracciare finalmente l’uruguayano Walter Lopez). Toni corretti, ma nello stesso tempo molto decisi verso una situazione che lentamente sta logorando tutti o quasi.

Apre Ranucci, che ha spiegato i motivi di questa improvvisa conferenza: “Ci siamo riproposti, vista l’esperienza dello scorso anno, di non parlare, invece ci troviamo costretti a farlo, per di più di atti giudiziari e carte bollate. Sarà forse un caso ma noi, finito il campionato, abbiamo fatto le cose un po’ meglio dei altri, sono accadute delle cose strane. Prima la richiesta della Lnpb di bloccare i ripescaggi, poi il ricorso del Novara che tutti, compresi i nostri legali, pensavamo fosse rigettato. Ho rischiato il deferimento per aver definito tutto ciò un golpe, ma oggi lo dico con ancor più convinzione, perchè di golpe si tratta. Spero che la Figc, che io stimo, non perda forza in questo modo e che il 31 nei calendari ci sia anche la Ternana, sennò con un occhio prepareremo la partita di Coppa Italia, con l’altro continueremo a parlare 12 ore al giorno con i nostri avvocati”. Sulla materia di discussione più attuale, il ripescaggio, Ranucci dice: “Questa è un’opportunità, non un obbligo, per la quale vanno decise norme e condizioni. Malgrado questo qualcuno ha fatto ricorso e questa sentenza rischia di lasciare fuori società più virtuose. Ho in mano la fidejussione, ma questo non viene preso in considerazione. Così partecipano al ripescaggio chi due anni fa ha avuto problemi, chi ha presentato fidejussioni bulgare. C’è qualcuno che non aveva pagato stipendi e contributi, dicendo che quando l’ha fatto non sapeva di questa cosa. Poteva pagarli quindi? E’ evidente che c’è stato il dolo e noi passiamo come imbecilli. Mi auguro che la Federazione coinvolga perchè non può perdere forza in questo modo. Aspettiamo che vengano rese note le motivazioni prima di fare ricorso (da allora abbiamo una settimana di tempo per farla) e se non dovesse bastare andremo alla corte federale, al collegio di garanzia e al Tar. Deve essere l’occasione per andare verso un calcio pulito”. Il presidente ha svelato un retroscena: “Questo giudice già in passato ha tolto un punto di penalizzazione per illecito amministrativo. Forse per questo signore conta più il rettangolo verde che far quadrare i conti. Non vogliamo aiutini, sia chiaro, ma ci deve essere concessa l’opportunità del ripescaggio”. La graduatoria, ancora non pubblicata, non può che essere fittizia: “Nemmeno la guardo, visto che non saremmo tra le primissime e ci sarebbero anche altre società dentro. Allora perchè non fanno ricorso anche Cesena ed Avellino?”. Ed infine: “Non siamo disposti a farci calpestare da nessuno. Ci vuole rispetto per una società che fa sacrifici così come i tifosi per venirci a trovare e a vedere”.

Maggiori dettagli vengono forniti dall’avvocato Fabio Giotti: “Abbiamo sentito i legali della Federazione su questa questione. Questo è un ricorso inammissibile. Avete mai visto un’impugnazione del genere? Tra l’altro Novara a Catania non hanno titolo per partecipare ai ripescaggi. La Ternana in tempi recenti non è mai stata penalizzata. Bisogna premiare chi ha qualcosa in più. Attendiamo ora le motivazioni e speriamo che la Figc si accodi, loro dovranno salvare ciò che hanno fatto, compreso l’equilibrio”.

L’iter che la società seguirà viene illustrato a grandi linee da Stefano Proietti: “Stiamo valutando sotto ogni aspetto queste problematiche. Qualora l’ambito della giustizia sportiva non basterà siamo pronti ad andare oltre. Ci sono gli estremi per procedere anche con quella ordinaria al Tar del Lazio. L’interesse leso è giuridicamente rilevante, non è solo una cosa prettamente sportiva. Già la corte europea negli anni ’70 parla di interesse rilevanti in questo settore. Se nemmeno il Tar non basterà andremo al Consiglio di Stato, quindi alla corte europea. Non molliamo, non facciamo passare dei principi contrari alla regolamentare procedura. Si rischia di ripescare società con illeciti gravi, con violazioni addirittura penali. Questo non è accettabile”. Sulle tempistiche: “Quelle del Tar saranno brevissime. Si potrebbe arrivare ad una sospensiva entro l’ambito della sezione feriale del Tar. La giustizia amministrativa solitamente dà corsie preferenziale in merito”. Parole dure anche sul caso Novara: “Le regole erano state fissate in un certo modo e cambiarle in corsa è inaccettabile”.

In rappresentanza del Comune di Terni, in luogo del sindaco Leonardo Latini, trattenuto in città da impegni personali, era presente l’assessore allo sport Elena Proietti: “Ringrazio il presidente Ranucci per l’invito. Vogliamo esprimere il nostro appoggio alla società. Chi calpesta la Ternana calpesta tutta Terni. Faremo tutto ciò che è in nostro potere affinchè la questione si risolva nel migliore dei modi. La decisione del Tribunale Federale è a dir poco grottesca”.

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