Triathlon, altra grande impresa del gualdese Fabrizio Evangelisti a Zurigo

C’è un po’ di Gualdo Tadino a Zurigo, di fatto la capitale della Svizzera sul piano economico amministrativo. Il protagonista è stato ancora una volta Fabrizio Evangelisti, che per il secondo anno consecutivo è riuscito a portare a termine una corsa triathlon molto importante, denominata Ironman. Si tratta per la precisione, di una disciplina davvero molto impegnativa, caratterizzata da distanze maggiori rispetto a quelle che siamo soliti ammirare per esempio all’Olimpiade: si inizia con 3,860 km a nuoto, poi si prosegue con 180 km in bici ed infine la maratona, ovvero 42,195 km di corsa. Ebbene, Fabrizio ha percorso nella giornata di ieri queste tappe di una competizione che definire estenuante è poco con il tempo di 12 ore e 21 minuti. Se poi ci aggiungiamo il fine, sicuramente nobile, il successo è ancora più grande, basti pensare che Fabrizio non corre solo per se stesso, ma anche e soprattutto per la Lega Italiana Fibrosi Cistica. Il suo scopo infatti è sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo a questa terribile malattia, ed ogni volta che svolge l’Ironman lo fa con la maglia della Lega Italiana addosso. Tramite il sito www.correreaperdifiato.it si possono fare delle donazioni a favore di questa Onlus. Insomma, in questa manifestazione non ci sono vincitori e vinti, ma chiunque giunge al traguardo viene premiato con una medaglia: per Fabrizio è già la seconda. Ecco cos’ha scritto l’atleta gualdese su Facebook:

Gara gestita bene, 30 gradi e 90 % di umidità. E’ iniziata all’alba con una scazzottata di un’ora e passa con i tedeschi e gli svizzeri nel lago. Una bici con tracciato per niente semplice e salite portata a termine a 30 di media. Infine un eroe irlandese dal cuore d’oro che mi incita fino alla morte e taglia il traguardo con me. Mi ha raccolto che barcollavo e con i crampi in crisi, non riuscivo più neanche a camminare. Mi ha portato correndo al mio fianco fino al traguardo, incitandomi a ogni mio rallentamento. Ogni due secondi mi ha urlato ‘go Fabrizio!’ – ‘ non mollare proprio adesso’. Io rispondevo di non farcela per i crampi – e lui che mi diceva: ‘insieme al traguardo’ a un certo punto lui ha avuto difficoltà, lieve, e allora gli ho ricambiato il favore, perché ormai andavo veloce più di tutti ignorando ogni cosa succedesse al mio fisico. A pochi metri dall’arrivo gli ho detto vai tu per primo. E lui ha voluto tagliare insieme – ‘non esiste mi ha detto’. Emozione unica. Lo sport ancora una volta metafora della vita. Vi assicuro che dopo una fatica come quella di oggi una persona così da un ulteriore senso a tutto quello che stiamo facendo: un lavoro di squadra appunto. Ma intanto cerchiamo di tagliare altri traguardi tutti insieme. Sotto con le donazioni. E tutti presenti al concerto del 29 luglio a Gualdo Tadino. Ora sono due, come promesso. Abbiamo rischiato di non farcela, ma ce l’abbiamo fatta. Sono 2. Come promesso!”.

Già, perché Fabrizio Evangelisti ha dimostrato ancora una volta di essere “l’Uomo di Ferro”, come suggerisce il nome stesso della manifestazione.

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