Consorzio Tevere-Nera, stravince la Coldiretti che straccia Nicchi-Saltamartini. Manni verso la presidenza.

Non s’è accontentata di vincere la Coldiretti alle elezioni per il rinnovo del Consiglio di amministrazione del Consorzio di bonifica Tevere-Nera. Ha voluto stravincere superando gli avversari con uno stacco nettissimo. Ha sbaragliato tutti, provocando lo sbandamento delle truppe e dei reparti dell’ex Sindaco di Attigliano, oggi consigliere regionale della Lega a Palazzo Cesaroni, Daniele Nicchi. A pensare che pochi giorni fa l’ex Sindaco – sostenuto dalla deputata Barbara Saltamartini, commissario della Lega nel ternano –  aveva pubblicamente ringraziato la Presidente della giunta regionale Donatella Tesei per aver accolto positivamente il ricorso fatto da Gabriele Vacata, funzionario del Comune di Attigliano, contro il Consorzio di bonifica che lo aveva escluso dal poter essere candidato alle elezioni. Il buon Nicchi aspettava questo appuntamento da tanto tempo, con un entusiasmo marcato e perfino eccessivo. Era sicuro  di se stesso, non temeva la competizione e sapeva cosa fare. Per lui e la Saltamartini rappresentava l’occasione giusta per confermare la forza della Lega, la simpatia del mondo agricolo nei loro confronti e la centralità del partito nel territorio. Ma non avevano fatto bene i conti, sottovalutando la forza dell’oste.  Soprattutto quando l’oste si chiama Albano Agabiti  che , nel corso degli anni , ha sempre raccomandato ai coldiretti umbri  di non dire mai ” gatto se non ce l’hai nel sacco”. Mai sfidare la Coldiretti a duello, mai provocarla a battersi. Così quella che per Nicchi-Saltamartini doveva essere una giornata di festa si è trasformata in una Waterloo. Alle elezioni per il rinnovo del Cda del Consorzio più discusso e contestato d’Italia stravince la Coldiretti che fa il pieno di consensi. Quella della bonifica Tevere-Nera è una competizione particolare: votano i proprietari terrieri e di fabbricati della fascia che va da un pezzo di Todi fino a Viterbo, naturalmente la provincia di Terni la fa da padrone. Una competizione sentita, una battaglia vera e sofferta, soprattutto questa volta. Alla fine il risultato è stato netto: fallisce la spallata tentata da Nicchi.  La Coldiretti elegge Massimo Manni nella prima fascia( 1.708 voti ); Giovanni Ciardo (594 voti ) – sindaco di Alviano ma eletto come proprietario terriero –  nella seconda fascia; Sergio Tamburini ( 186 voti) nella terza fascia e nella quarta fascia, quella dei Sindaci , ha favorito l’elezione del primo cittadino di Lugnano in Teverina Gianluca Filiberti( 11 voti ).  Gli altri eletti sono Moreno Montori, della lista ” No tassa Tevere-Nera”(602 voti), Giuseppe Malvetani (256 voti ) Sindaco di Stroncone ma eletto come grande proprietario terriero di Confagricoltura, nella terza fascia;infine  il Sindaco di Bassano in Teverina della provincia di Viterbo, Alessandro Romoli ( 12 voti ). Quest’ ultimo è il solo eletto riconducibile chiaramente allo sforzo elettorale dell’accoppiata leghista Nicchi-Saltamartini. Candidato eccellente sconfitto è Peppe Mascio, ex assessore regionale dell’Umbria.  A questo punto si va verso l’elezione a Presidente di Massimo Manni, alla guida del Consorzio dal 2015.