Pd Terni, riorganizzazione sanità: meno posti letto nel pubblico più nel privato

“La Giunta regionale, in pochi mesi, ha cambiato radicalmente rotta sul fronte della riorganizzazione sanitaria”. A sottolinearlo sono stati i consiglieri regionali del Pd Simona Meloni e Fabio Paparelli, insieme a Gianni Giovannini, oggi responsabile del forum sanità del Partito che hanno tenuto una conferenza stampa a Terni. “Ad ottobre – hanno aggiunto ha annunciato la trasformazione di Castiglione del Lago e Norcia in ospedali di comunità, programmando la riduzione, ovvero, l’ottimizzazione dei posti letto laddove l’inappropriatezza ospedaliera era più evidente. Solo poche settimane dopo, e pochi giorni dopo l’esito della vicenda Stadio-clinica di Terni, la situazione ha subito un capovolgimento straordinario, prima con il mandato alla direzione sanità di riprogrammare il fabbisogno dei posti letto ex Dm 70 stabilito nel 2016 e poi con la conseguente delibera di fine anno in cui gli ospedali di Castiglione del Lago, Norcia e Città della Pieve che sono tornati ad essere ospedali per acuti, e si annuncia l’incremento dei posti letto dell’intera rete regionale. Tutto ciò avviene in barba ai parametri di contenimento del Dm 70 e non curanti della regressione demografica che la popolazione umbra ha subito nel corso degli ultimi anni”. Gli esponenti del Pd hanno parlato di una revisione dei posti letto pre adottata dalla giunta regionale, ma non vediamo come il ministero della Salute possa approvarla, ” solo a scopi elettorali”. “In quel documento – ha affermato Paparelli – si pianifica un incremento dei posti letto in Umbria da 3.237 a 3.280 (+43), di cui 2.903 pubblici (-62) e 377 privati (+105). Tutto ciò non solo contro ciò che la stessa giunta regionale dell’Umbria aveva stabilito il 22 ottobre, ma anche in palese contrasto con la diminuzione dei residenti rispetto al 2015, 50 mila in meno, e più in generale con la pesante situazione debitoria della sanità regionale che vede un rosso di 230 milioni di euro”. Secondo gli esponenti Dem “la giunta regionale riduce i posti letto pubblici, pianifica quelli privati che invece dovrebbero essere residuali e messi a gara, afferma di essersi basata sui dati demografici del 2015 per una supposta indicazione ‘telefonica’ da parte di un non meglio precisato ministero, continua a programmare la sanità infischiandosene del Consiglio regionale “. Basta vedere – ha aggiunto – la tempistica: il 22 ottobre la Regione delibera l’adeguamento del fabbisogno dei posti letto della rete ospedaliera al Dm 70; il 9 novembre, sei giorni dopo il no della conferenza dei servizi al progetto stadio-clinica della Ternana calcio, la giunta regionale da mandato alla direzione welfare di rivedere il fabbisogno complessivo. Infine il 30 dicembre arriva la delibera che pre-adotta la nuova dotazione di posti letto. Viene da pensare che tutto ciò serva a “traghettare” Terni oltre le elezioni amministrative della prossima primavera. Magari nella speranza che qualcuno ritiri la propria candidatura”.