L’Arcivescovo di Spoleto-Norcia torna sulla nomina del nuovo commissario: ” Un treno in corsa non va fermato”

“Non vedo ragioni valide per questa interruzione che rischia di ritardare un processo che finalmente era decollato”. Mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Conferenza Episcopale Umbra, torna a parlare del cambio tra Giovanni Legnini e Guido Castelli quale commissario per la ricostruzione post terremoto, sottolineando che “un treno in corsa non va mai fermato”. Lo fa in una intervista al settimanale La Voce e a Umbria Radio inBlu che ne hanno diffuso il testo. Subito dopo l’annuncio dell’avvicendamento, monsignor Boccardo aveva definito “la non riconferma di Legnini uno schiaffo alle popolazioni terremotate”. “Sul cambiamento del commissario straordinario per la ricostruzione ho assunto una posizione critica perché farlo a sei anni dal sisma, quando finalmente le cose funzionano, mi sembra proprio un incidente”, ha spiegato ancora l’arcivescovo. Che poi è tornato sul lavoro di Legnini. “Tutto l’iter burocratico è stato snellito e velocizzato: opere pubbliche, case, luoghi di lavoro, piccole industrie lungo tutta la Valnerina. Tante operazioni si sono messe in movimento e sono giunte a conclusione. Questa è la preoccupazione: un treno in corsa non va mai fermato”, ha detto Boccardo. L’arcivescovo ha comunque ribadito di avere già sentito il nuovo commissario Castelli. “Dopo tutto il can can che è venuto fuori – ha spiegato – mi sono sentito in dovere di chiamare il nuovo commissario, fargli gli auguri di buon lavoro e dirgli che da parte mia non c’è nessun dubbio e nessuna critica sulla sua persona e sul suo operato. Anzi, gli ho assicurato la nostra collaborazione e il desiderio di continuare sulla linea che abbiamo sperimentato finora. Ho voluto chiarire questo, distinguendo la persona e quello che faremo insieme, dalla modalità che in questo momento mi è sembrata un pò inopportuna”.