Reddito di cittadinanza, in Umbria domande accolte sotto la media nazionale

L’Inps ha reso note le domande del reddito e della pensione di cittadinanza accettate e la loro articolazione nelle regioni italiane. A livello nazionale fino al 30 maggio 2019 le domande accettate corrispondono al numero di 674mila. La loro articolazione nelle regioni e l’incidenza rispetto agli abitanti è la seguente.

REGIONEDOMANDE ACCOLTEINCIDENZA
VALLE D’AOSTA7490.59
PIEMONTE37.4790.85
LIGURIA13.8910.89
LOMBERDIA53.1290.52
TRENTIINO ALTO ADIGE1.9220.18
VENETO19.3660.39
FRIULI VENEZIA GIULIA7.4960.61
EMILIA ROMAGNA22.9980.51
TOSCANA26.4440.70
MARCHE10.5270.67
UMBRIA7.2650.82
LAZIO62.1081.05
ABRUZZO15.3671.1
MOLISE4.2741.3
CAMPANIA123.0342.11
PUGLIA62.6081.55
BASILICATA7.7321.36
CALABRIA48.7032.4
SICILIA117.1732.3
SARDEGNA32.3541.96
ITALIA674.0001.1
Come è evidente dalla tabella che abbiamo elaborato, l’incidenza delle domande del reddito di cittadinanza accolte in Umbria è inferiore alla media nazionale. Inoltre, se calcoliamo (anche se su questo non esistono dati ufficiali), che ad ogni domanda accolta corrispondono in media 2,8 persone, abbiamo nella nostra regione circa 20.000 persone che potranno usufruire del reddito di cittadinanza.Tenendo conto che l’UPB (ufficio parlamentare del bilancio) aveva stimato per l’Umbria 34.000 potenziali destinatari del reddito di cittadinanza, abbiamo la conferma di una scarsa efficacia dello strumento, che non riesce a dare una risposta compiuta né al tema della povertà assoluta, né a quello della povertà relativa.

I numeri e i dati nudi e crudi confermano il fondamento delle perplessità espresse dalla Cgil. Il tema centrale del lavoro richiede altri tipi di interventi a partire da una politica di investimenti pubblici e privati della quale nell’azione del governo non c’è assolutamente traccia.