Allarme Tk-Ast, due forni fermi. Rsu chiedono incontro con l’azienda

TERNI – Tk-Ast costretta a spegnere due forni elettrici. La causa, alla base dello stop, come spiegano le Rsu, riguarda il rifornimento dell’Argon liquido, essenziale per l’acciaio. Il problema di fornitura non è dipeso quindi dall’Acciaieria ma dalla scarsità di scorte a livello europeo che coinvolge anche, in primis, Tk-Ast. Da alcune settimane il rifornimento di Argon risulterebbe inferiore rispetto alla programmazione. Lo stop dei due forni ha fatto scatenare le Rsu unitarie che hanno chiesto nell’immediato un incontro ai vertici aziendali per fare il punto della situazione nello stabilimento di Viale Brin. La forte preoccupazione delle rsu è rappresentata dal possibile calo delle produzioni. In seconda battuta l’azienda torna a ribadire il fatto che non ci sia stato alcun disservizio nei rifornimenti, quanto invece una riduzione di Argon in tutta Europa. Ad inasprire la situazione, la Germania. Nel paese ben tre impianti sono fermi per manutenzione.

Intanto per martedì 1 dicembre la Fiom Cgil di Terni ha organizzato un incontro pubblico dal titolo “L’industria ternana oltre la crisi”. “Un incontro – spiega Claudio Cipolla, segretario generale della Fiom Cgil di Terni, non per celebrare il compleanno dell’accordo ma per ragionare insieme del consolidamento e rilancio delle produzioni ternane e delle opportunità di crescita del sistema manifatturiero locale, nell’ottica di un nuovo modello di sviluppo territoriale. È passato un anno dal sofferto accordo ministeriale per la Ast ThyssenKrupp di Terni. Un accordo difficile, arrivato al termine di una durissima vertenza, ma che ha evitato licenziamenti, significativi ridimensionamenti e il conseguente pericolo di chiusura di impianti nella più importante realtà produttiva dell’Umbria. “Restano però tante questioni aperte sulle quali confrontarsi e intervenire”. L’incontro che si terrà alle ex Officine Bosco avrà inizio alle ore 15, “Intendiamo rimettere al centro dell’attenzione le questioni, dal nostro punto di vista, non ancora risolte e rilanciare una iniziativa che prova oggi a consolidare e rafforzare le produzioni ternane – spiega ancora Claudio Cipolla – Partendo da questo vorremmo provare a ragionare sull’insieme del sistema manifatturiero locale e su un rimotivato impegno da parte di tutti per lo sviluppo, affrontando i temi a noi cari delle infrastrutture, degli investimenti in processi e prodotti, degli appalti e dell’ambiente. E’ evidente – conclude il segretario della Fiom di Terni – che ragioniamo di questo con l’obiettivo non solo di difendere l’occupazione esistente, ma anche di creare nuovo lavoro, al fine di proteggere il tessuto economico territoriale e di accrescere la qualità del lavoro, le condizioni salariali e i diritti dei lavoratori”.

 

 

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