Terni, il Comune vende le quote di Asm per sei milioni di euro. Rischio aumento bollette.

E’ stato un Consiglio Comunale agitato quello che ha approvato la cessione delle quote di Asm, azienda completamente nelle mani del Comune di Terni.  Prima era stata la giunta comunale  a deliberare l’autorizzazione all’Asm per la cessione del 15 % delle proprie azioni detenute nel Sii al valore di scambio di 6 milioni e 41 mila euro. In sostanza si tratta della cessione del 15% delle quote del Servizio Idrico detenute da Asm a favore di Umbriadue, società della multiutility romana Acea. Il servizio idrico è una società partecipata al 18,92% dal Comune di Terni e al 18% da Asm Terni, controllata a sua volta al cento per cento da Palazzo Spada. Con la decisione prima della giunta e poi l’ultima del Consiglio l’amministrazione comunale di Terni autorizza Asm a vendere per un valore di sei milioni il 15 % delle quote a Umbriadue. In Consiglio il documento ha ottenuto il voto favorevole dei 19 consiglieri della Lega, Fdi, Fi, Terni Civica e Musacchi, contro i 10 consiglieri di opposizione del Pd, M5S,Terni Immagina, Senso Civico più Fiorini e Leonelli. Due sono stati gli astenuti: Orsini e Pincardini. Per la maggioranza di centrodestra la cessione delle quote ” comporterà per Asm il raggiungimento del riequilibrio finanziario, una diminuzione delle immobilizzazioni del debito verso i fornitori e una ritrovata elasticità di cassa per l’adozione di nuove iniziative” .L’assessore alle partecipate Orlando Masselli ha spiegato che ” pur essendoci un incremento a favore del socio privato  a suo tempo individuato, le funzioni e il ruolo del pubblico non vanno a modificarsi, continuano ad essere quelle previste al momento della composizione della società. Mantiene i 6/9 del Cda, il suo delegato, il potere del controllo societario attraverso la nomina dei revisori dei conti ” . Ma , a parere dell’assessore Masselli, le modifiche statutarie previste ” oltre a rafforzare il controllo pèubblico, prevedono la redistribuzione dei poteri tra amministratore delegato e direttore generale, con l’istituzione della figura di un direttore tecnico in capo al socio pubblico, nominato su proposta di Asm che è il manutentore della rete”. Attacca pesantemente invece l’opposizione. Luca Simonetti del M5S parla di “operazione scellerata” e annuncia ” l’arrivo di bollette pazze” per i ternani.  Per i  5stelle il Sindaco Latini “smentisce tutte le promesse fatte solo un anno fa”.