Perugia, inaugurato il centro per l’infanzia di Ponte Felcino

Un edificio rimesso a nuovo, più sicuro dal punto di vista strutturale, migliorato sotto il profilo delle prestazioni energetiche e finalmente in grado di accogliere tutte le sezioni della scuola dell’infanzia di Ponte Felcino per un totale di 80 bambini dai 3 ai 5 anni. Si presenta così il Centro per l’infanzia Fantaboscoin via della Trota, dopo i lavori di risanamento conservativo, miglioramento sismico e adeguamento normativo, conclusi in tempo per l’avvio del nuovo anno scolastico a settembre.

Una novità accolta positivamente dal quartiere, che non ha fatto mancare la sua partecipazione all’inaugurazione di domenica 21 ottobre alla presenza del sindaco del Comune di Perugia,Andrea Romizi, del vicesindaco Gianluca Tuteri, della dirigente dell’Unità operativa Edilizia scolastica MoniaBenincasa, del dirigente dell’Istituto comprensivo Perugia 14,Michele Baldassarri, e delle insegnanti. Hanno partecipato anche l’assessore Edi Cicchi, il consigliere comunale Gino Puletti e rappresentanti di associazioni locali.

Numerosi i bambini con le loro famiglie, molti dei quali avevano aderito alla passeggiata proposta nell’ambito del Raduno Podistico Interregionale organizzato dall’Asd Podistica Ponte Felcino, in collaborazione con l’Istituto comprensivo e Casa Emmaus e il patrocinio, tra gli altri, del Comune, della Regione Umbria, della Provincia e dell’Endas.

Ad aprire la cerimonia presso ilFantabosco è stata l’esibizione della Filarmonica Santa Cecilia di Villa Pitignano; sono seguiti i canti e le poesie preparate dai bambini, gli interventi dei rappresentanti del Comune e della scuola, il taglio del nastro e la benedizione del parroco Alberto Veschini.

“Prendo spunto dalle parole dei bambini che ci hanno chiesto di ascoltarli e di fare cose per loro– ha detto il vicesindaco Gianluca Tuteri -. Questo centro rappresenta un luogo di formazione ed educazione, dove le insegnanti, nella quotidianità, si mettono al servizio della crescita dei nostri figli. Ma c’è una parte che spetta pur sempre a noi genitori: l’impresa di educare le nuove generazioni non può infatti essere delegata. Quindi, se dobbiamo riflettere sul fatto che quest’anno non raggiungeremo i mille nati, il numero più basso mai registrato nel comune di Perugia, è importante anche pensare a cosa fare per migliorare il nostro impegno per loro. Spesso – ha proseguito Tuteri – teniamo i figli chiusi in casa per paura del mondo esterno e di ciò che può accadere. In altre parole, facciamo vivere loro le nostre ansie. Invece, dobbiamo dare risposta alle domande che ci fanno e stare con loro, portarli fuori ed educarli a vivere l’ambiente. Compito delle amministrazioni e della società per i prossimi anni è riprogettare l’ambiente esterno e l’urbanistica della città in modo che siano a misura di bambino. Abbiamo realizzato, infatti, un vero divorzio tra bimbi e città, confinandoli in spazi circoscritti e annullando il loro rapporto con il ‘fuori’, da non percepire, invece, come rischio ma come stimolo alla creatività, alla curiosità, alla immaginazione e alla ideazione, quindi motore di sviluppo”.

“L’edificio – ha ricordato la dirigente Benincasa, direttore dei lavori per il plesso – è costituito da due corpi di fabbrica monopiano realizzati in tempi diversi (1972 e 1975-76). Fino all’inaugurazione del nuovo Centro per l’infanzia di Villa Pitignano, l’immobile ospitava due sezioni della scuola per l’infanzia Fantabosco (I.C. 14) e l’asilo nido comunale La Giostra, mentre altre due sezioni della scuola per l’infanzia, per mancanza di spazio, erano da anni collocate nella vicina scuola primaria di Ponte Felcino. In vista del definitivo trasferimento del nido nel nuovo edificio di Villa Pitignano, l’amministrazione ha quindi deciso di operare una generale ristrutturazione del plesso in vista della riunione della scuola dell’infanzia”.

Il progetto è stato finanziato con fondi comunali per un importo di 680mila euro (500mila da ristori del c.d. “disagio ambientale” e 180mila euro da mutuo Cassa Depositi e Prestiti). I lavori sono stati appaltati all’impresa Ediltermica Divisione Impianti Tecnologici srl di Perugia.

 

“Gli interventi – ha spiegato nel dettaglio la dirigente – hanno riguardato il miglioramento sismico, l’adeguamento funzionale degli spazi, il completo rinnovamento impiantistico e di tutte le finiture. Inoltre è stato realizzato un importante efficientamento energetico attraverso la sostituzione della centrale termica con una ad alta efficienza, il cappotto termico esterno, la coibentazione della copertura, la sostituzione degli infissi con altri a taglio termico e l’installazione di luci a led. Ciò ha determinato un passaggio dalla classe energetica E alla B”.

Il dirigente Baldassarri ha parlato di “un investimento fondamentale per il quartiere”. “L’adeguamento degli spazi – ha sottolineato – è importante per una scuola che presenta numeri in crescita, in controtendenza rispetto all’andamento nazionale e regionale. Auspico che questo non sia un punto di arrivo, ma di partenza per altri interventi nel quartiere, come la realizzazione del ponte pedonale sul Tevere ora in corso, che consentirà di collegare le due rive con il relativo percorso ciclopedonale. L’Istituto comprensivo ha forti relazioni con le associazioni del territorio, come la Podistica ma non solo. La rete tra scuola, altre realtà locali e amministrazione comunale può essere il valore aggiunto di una periferia che, a dispetto di tutto, dà segnali di vitalità e ancor più, quindi, merita attenzione”. “L’intervento del Comune – ha concluso -, di cui siamo molto soddisfatti, si è saldato con il nostro, teso a rinnovare parte degli arredamenti e delle attrezzature tecnologiche con le risorse del Programma operativo nazionale ‘Ambienti didattici innovativi per la scuola dell’infanzia’. Così il Fantabosco è diventata davvero una scuola a misura di bambino”.

Il sindaco Romizi ha ricordato che il Comune è proprietario di 100 scuole e in nove anni sono stati fatti interventi sostanziali su 40 plessi, con un investimento di oltre 70 milioni. “E’ una grande soddisfazione per noi – ha continuato – dare ai nostri bimbi luoghi più accoglienti, sicuri, ma anche dotati di quella bellezza che ci aiuta nel modo in cui ci approcciamo agli altri. In questo quartiere avverranno anche altri cambiamenti molto profondi grazie alle risorse del Pnrr che abbiamo deciso di investire sui centri abitati lungo il Tevere, un elemento identitario di cui dobbiamo riappropriarci. Per quel che riguarda Ponte Felcino saranno riqualificati luoghi importanti, come la Torre del Molino della Catasta e il Bosco didattico. Una rete ciclopedonale, inoltre, connetterà i vari centri lungo il fiume aiutando i residenti a riscoprire e a rivivere in modo nuovo i territori limitrofi.  Proseguirà anche l’impegno per le scuole, in particolare continuando la costruzione del nuovo plesso a Ponte Pattoli e adeguando quelli di Ponte San Giovanni, perché tutti i nostri bimbi devono avere la stessa possibilità di volare alto”.