A Terni le opere e sculture dell’artista Alfredo Innocenzi

TERNI – “Un artista difficile da affrontare, poliedrico, con un’anima futurista”. Con queste parole Domenico Cialfi, presidente dell’Associazione “Il Punto” presenta un artista ternano a 360 gradi, che è stato capace di uscire fuori dagli schemi: Alfredo Innocenzi.

Uno scultore che – dopo i 108 bombardamenti – ha partecipato alla ricostruzione della città. Innumerevoli i palazzi ternani e di Stroncone che ospitano, negli atri, le sue opere. Tante le sculture che arriveranno anche da Matera per la mostra.

Le opere e sculture dell’artista saranno in mostra al museo diocesano di Terni dal 4 dicembre al 5 febbraio 2017.

Chi era Innocenzi? Innocenzi nasce a Terni nel 1909 e riceve la prima formazione artistica nella Scuola Industriale Benedetto Brin di Terni (sezione ebanisti), sotto la guida dello scultore Tommaso Illuminati. Diplomatosi nel 1928, per rifinire la sua preparazione si iscrive al Museo Industriale di Roma. Proprio nella Capitale il giovane Innocenzi si accosta al futurismo, aderendo alla compagine del “Blocco dei Futursimultanisti” guidati da Ettore G. Mattia e ben presto farà la conoscenza anche di F.T Marinetti. Rientrato a Terni, si mette in evidenza in alcune Sindacali umbre e mostre cittadine, aderendo anche al GUF e imponendosi nei Littoriali. Parte poi come volontario nella guerra per la conquista dell’Abissinia (1935). In Africa orientale resta per molti anni, con qualche interruzione per brevi licenze in cui torna ad esporre in qualche Sindacale umbra (1938), ma anche in colonia ha modo di mettere in evidenza le sue doti artistiche, realizzando alcuni monumenti di segno modernista (monumenti per la marcia su Gondar). Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, assiste al rapido dissolversi dell’Impero (1941). Rientrato stabilmente, dopo una lunga prigionia nella sua città natale (1947), apre un “Laboratorio di Arte Plastica e Decorazione”, mentre il suo indirizzo artistico sta mutando con una certa rapidità, anche se alcune ascendenze futuriste saranno sempre riconoscibili anche del prosieguo del suo cammino artistico. Successivamente si impegna per la ricostruzione post-bellica della città con suoi manufatti artistici. Stabilisce proficue collaborazioni con gli imprenditori locali, che gli consentono di adornare ingressi e androni di molti palazzi fino agli avanzati anni ’60, così come di abbellire con decorazioni plastiche e pittoriche residenze private di pregio, di cui cura l’arredo (palazzina Taddei, Terni). Alla fine degli anni ’60, amplia la sua gamma espressiva, dandosi con più insistenza anche alla pittura, comunque da sempre praticata, e aumentando la sua affermazione in mostre (sia collettive che personali) a Terni, in Umbria e nella Capitale, e in molte città italiane sia del sud che del nord Italia. Nel 1973, realizza anche il suo sogno di esporre a Parigi, considerata da sempre la culla dell’arte moderna. Si spegne per un attacco cardiaco, a Lumezzane di Brescia, nel novembre del 1974, mentre era in corso la sua ennesima personale bresciana.

9 dicembre ore 10.30

Presentazione con la stampa dell’opera di Claudio Caporaso raffigurante il volto di Cristo, realizzata con 3 diverse tipologie di legno. L’opera sarà esposta al Museo Diocesano e Capitolare.

17 dicembre pomeriggio
Presentazione del libro sulle edicole sacre, partendo dalle 2 realizzate da Innocenzi

Data da stabilire:
• Tavola rotonda sul futurismo;
• Arte e sport: ALFREDO INNOCENZI incontra LIBERO LIBERATI
• Conferenza sul tema Arte e Fede
• Detective dell’arte: Laboratori per bambini e famiglie;
• Bottega dell’arte: laboratori per adulti con performance dal vivo

Si organizzeranno
• Visite guidate per visionare le opere dell’Innocenzi nella città
(per prenotare info al n. 340-5663725)

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