Aeroporto, Leonelli (Pd): “Sviluppo dello scalo con nuove rotte verso Milano”

PERUGIA – “La vicenda legata agli affidamenti reciproci e contrattualmente sanciti tra l’Aeroporto Internazionale dell’Umbria San Francesco di Assisi e Fly Volare era legata alla volontà di portare a Sant’Egidio una compagnia in grado di avere dei velivoli che fossero stabilmente stanziati in Umbria e che avessero rotte su scali italiani ed europei di richiamo”. Così il consigliere regionale Giacomo Leonelli, secondo il quale “si tratta di una esigenza che rimane necessario soddisfare e, in particolar modo, penso ad una rotta business verso Milano Linate e a rotte internazionali, come sin qui si era prefigurato potesse essere Amsterdam.”

“Sase – continua Leonelli -, ne abbiamo avuto notizia in queste ultime ore,  preso atto dell’impossibilità da parte di Fly Volare di adempiere agli impegni assunti, ha deciso di chiedere la restituzione della caparra confirmatoria pattuita, vicenda che darà sicuramente fiato alle trombe dell’opposizione, protesa come è a tratteggiare della nostra Umbria un quadro a tinte più fosche possibili, ma chiusa questa questione, occorre ripartire”.

“Per il bene del nostro aeroporto e dell’Umbria – commenta Leonelli – occorre ripartire dalla convergenza registrata sulla volontà di continuare a sostenerne lo sviluppo, uno sviluppo che dovrà passare attraverso l’apertura del capitale sociale anche ai privati e da un potenziamento infrastrutturale della viabilità di supporto allo scalo. Per arrivare ad un incremento dell’offerta dei voli da e verso destinazioni in grado di assicurare l’aumento del numero dei passeggeri, non trascurando il bacino di utenza rappresentato dalle regioni limitrofe alla nostra”.

“I prossimi mesi – conclude Leonelli – saranno decisivi per poter dare una valutazione positiva o meno del lavoro svolto, perché sarà necessario affiancare al pareggio di bilancio, ottenuto con l’esercizio di quest’anno, l’apertura di nuove rotte di richiamo e un sensibile incremento dei passeggeri. Diversamente il lavoro di questi anni rischierebbe di essere sensibilmente vanificato”.

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