Assisi, la Regione sta con il Comune: “Il video della CRI è dannoso e va rimosso”. E Paparelli ringrazia dopo la modifica del post

ASSISI – Il post della Croce Rossa con le immagini del sisma del 1997 cambia e la Regione ringrazia la CRI. “Abbiamo apprezzato la disponibilità con la quale il segretario generale della Croce Rossa, Flavio Ronzi, si è fatto carico dell’accaduto modificando il post incriminato. A lui e alla sua organizzazione va riconosciuta la disponibilità per essersi prodigati per risolvere questo spiacevole inconveniente” : lo afferma il vicepresidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli. “Vorrei cogliere comunque questa occasione per rinnovare a tutti i volontari della croce rossa italiana la nostra gratitudine per l’incessante lavoro prestato in favore delle popolazioni terremotate dell’Umbria”.

La giornata era iniziata con una temperatura incandescente e con la nota di Paparelli, netta:  “Chiederemo alla Croce Rossa Italiana un’assunzione di responsabilità che, oltre alla rimozione del post dai social, prevede la pubblicazione di una nota dettagliata per spiegare agli utenti la provenienza e la data delle immagini pubblicate: sulla vicenda del video pubblicato il 23 dicembre dalla Croce Rossa Italiana sulla propria pagina Facebook ufficiale con una “finta diretta sul terremoto” interviene il vicepresidente della Regione Umbria con delega al Turismo, Fabio Paparelli, dichiarando che il filmato “lascia sgomenti”.

Il video in questione, pubblicato nell’ambito della campagna per la raccolta fondi per il sisma del Centro Italia, infatti mostrava immagini di crolli conseguenti al terremoto, tra cui anche immagini risalenti al 1997 con un messaggio a corredo che recitava testualmente: «Guarda cosa sta succedendo in questo momento nel Centro Italia #CroceRossa #ReversibleLive» “Riteniamo che il divulgare in rete immagini di repertorio per far leva sull’emotività degli utenti rappresenti una presa in giro agli utenti stessi – ha detto il vicepresidente Paparelli – nonché una perdita di credibilità per un’istituzione importante come la Croce Rossa Italiana. Senza poi calcolare il grave danno di immagine per l’Umbria e per le sue aziende turistiche che già duramente colpite dal sisma, stanno provando a ripartire in mezzo a grandi difficoltà”.

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