Ciavaglia (Cgil): “Il Papa ad Assisi, il mondo guarderà la nostra Umbria”

Ciò che stiamo vivendo in questo periodo in Europa deve farci riflettere rispetto alla vulnerabilità che caratterizza la nostra quotidianità, il nostro vivere comune.

Gli ultimi fatti di Nizza, da condannare ovviamente senza se e senza ma, sono drammatici e inediti, almeno in Europa, nelle modalità di attuazione. Questo impone una maggiore attenzione rispetto a ciò che si muove nei territori, stabilendo più stretti rapporti tra tutti i soggetti portatori di responsabilità, per far emergere sempre più le difficoltà, le criticità, le devianze e gli estremismi.

La situazione in Turchia non aiuta. Non aiuta l’ombra del sospetto che genera instabilità in quel paese.

Se si pensa che tutto questo sia lontano dalla nostra quotidianità si è fuori strada: il mondo è diventato da tempo piccolo e fragile negli equilibri, solo una forte azione politica volta alla pace tra i popoli può aiutare il sistema.

Tra qualche giorno il Papa sarà ad Assisi, città di Francesco, città di Pace. Un fatto importante che verrà seguito in tutto il mondo. Il mondo guarderà la nostra Umbria, l’Umbria che da tempo non trova l’uscita dalla crisi, dalle difficoltà che sono comuni a molti territori, nei quali la politica locale non trova soluzioni per innescare una inversione di tendenza, una ripresa che sia strutturale e non solo contingente.

La Cgil è impegnata nella costruzione di una piattaforma provinciale confederale, che dentro un quadro regionale, offra spunti per una diversa economia e un equilibrio sociale più equo, capace di garantire una prospettiva futura a tutti.

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