Città di Castello, la Sinistra fa appello ai Parlamentari: “Interpretazione ristretta della norma sull’immunità”

CITTA’ DI CASTELLO – Con una mozione il capogruppo de La Sinistra Giovanni Procelli propone al consiglio comunale di chiedere ai deputati e ai senatori di Città di Castello e del resto dell’Umbria di farsi promotori di un’iniziativa parlamentare che porti alla modifica dell’articolo 68 della Costituzione sull’immunità parlamentare, “dando un’interpretazione più precisa, giusta e ristretta della norma” che ne impedisca un utilizzo distorto. Per il rappresentante della maggioranza è necessario, infatti, garantire che l’articolo 68 “non possa e non debba essere usato come strumento di disparità tra parlamentari e cittadini, ledendo così il sommo principio costituzionale dell’uguaglianza, sia formale che sostanziale”; “non possa e non debba essere un privilegio utilizzato in modo improprio e distorto a scudo dei propri reati”; “ non possa e non debba inoltre essere impiegato come strumento sleale in propria difesa nella dialettica politica”. Nel rilevare come “all’epoca dell’inserimento dell’immunità parlamentare nella Costituzione l’articolo 68 fu considerato una vittoria della Sinistra, a garanzia delle idee e della possibilità di fare politica da parte di un parlamentare, senza temere ritorsioni e repressioni da parte della magistratura”, Procelli sottolinea che “con il passare degli anni l’immunità parlamentare ha cambiato senso e forma, assumendo sempre più direzione e connotazione distorta, modificando anche la percezione dell’opinione pubblica, poiché, anziché come strumento di difesa dell’autonomia della politica, viene vista sempre più come garanzia di una indebita protezione ai politici disonesti”. Per il capogruppo de La Sinistra la revisione dell’articolo 68 risponderebbe anche alla necessità di ripristinare l’uguaglianza tra i cittadini affermata dall’articolo 3 della carta costituzionale, “perché non sono più concepibili gli evidenti ed enormi privilegi di cui godono i parlamentari, visto che una cosa è tutelare la critica di mandato, un’altra è assicurare una diversità di trattamento di fronte alla legge”.

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